CANTIERE LAVORO: LA CGIL DI PARMA DIALOGA CON CIVATI, FASSINA, BARBI E OGGIONNI SU COME RICOSTRUIRE UNA RAPPRESENTANZA POLITICA DEL LAVORO
SABATO 26 SETTEMBRE, ORE 9.30, CAMERA DEL LAVORO DI PARMA
Politica e sindacato, politica e mondo del lavoro: è ormai da tempo che nel nostro paese si è consumato un distacco, se non una vera e propria frattura, tra questi due pilastri del vivere collettivo, un distacco che è diventato vera e propria crisi della rappresentanza, ai diversi livelli della nostra società.
L’effetto drammatico di quella politica neoliberista che, contravvenendo al dettato costituzionale e in alcuni casi cercando di stravolgerlo, vede il lavoro solo come costo o come merce, e non più come fattore di dignità e diritto, è sotto gli occhi di tutti: rappresentanza sociale e rappresentanza politica, che nel nostro paese sono state storicamente sempre strettamente intrecciate, connotando fortemente in questo intreccio la natura stessa del sindacato confederale, sono considerate oggi da molti come distanti.
Ripensare questa alleanza non può non essere obiettivo primario per la CGIL, che su questi temi, e sulla necessità di riportare il lavoro al centro dell’agenda politica nazionale e locale, intende riflettere, promuovendo presso la Camera del Lavoro di Parma un’occasione di confronto che, partendo da un approccio locale, concreto, “dal basso”, provi ad immaginare un nuovo dialogo tra politica e sindacato su alcuni temi cardine come welfare e previdenza, contrattazione, lotta alla precarietà, appalti.
L’appuntamento è dunque
per il prossimo sabato 26 settembre, alle ore 9.30, nel salone
Trentin della CdL di Parma, in via Casati confalonieri, 5/A, con “Cantiere lavoro. Idee a confronto per una
rappresentanza politica del lavoro”, un momento di dibattito con Pippo
CIVATI, Stefano FASSINA, Danilo BARBI e Simone OGGIONNI,
coordinato dal segretario generale della CGIL di Parma, Massimo BUSSANDRI.
Perché se è vero che sindacato e partito hanno ruoli e competenze distinti,
l’interesse superiore a cui devono sempre rispondere e di cui devono occuparsi è
uno solo, la persona, come individuo e come collettività. In altre parole, la polis.