"MA TU COME LAVORI?”
Il 21 ottobre nel salone Trentin
si parla di cause ed effetti dello stress lavoro-correlato con CGIL, CISL e UIL
Nell’ambito della settimana europea dedicata alla sicurezza sul lavoro (dal 19 al 24 ottobre) CGIL, CISL e UIL di Parma organizzano per il prossimo mercoledì 21 ottobre, alle ore 9.30, nel salone Trentin della Camera del Lavoro di Parma, in via Casati Confalonieri, 5/A, un'iniziativa seminariale dal titolo“MA TU COME LAVORI? Cause ed effetti dello stress lavoro-correlato”.
L'incontro, che intende affrontare il fenomeno e le conseguenze dello stress da lavoro-correlato, su cui la stessa Unione Europea sta ponendo grande attenzione, punta a ragionare sulla relazione incontrovertibile e mai abbastanza evidenziata, di maggiore o minor grado, tra l’ambiente di lavoro, l’organizzazione dei tempi e metodi di lavoro, e le condizioni psicofisiche di lavoratrici e lavoratori.
I contributi di medici del lavoro e responsabili aziendali alla sicurezza aiuteranno a fare luce su tale correlazione, con un nutrito programma di lavori, che saranno aperti dai saluti e dall’introduzione di Lisa Gattini, segretaria confederale CGIL Parma con delega sulle Politiche per la salute e sicurezza nei luoghi d lavoro, e coordinati da Maria Tarasconi, segretario generale aggiunto UIL Emilia.
Tra gli interventi in agenda, quelli di Francesco Magnani, responsabile SPSAL (Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) Parma e Sud-est, e Chiara Tanzi, dirigente medico SPAL Parma, oltre alle testimonianze di delegati (RLS) e operatori di CGIL, CISL e UIL alla sicurezza, mentre le conclusioni saranno affidate a Ivan Bersani, responsabile Politiche sicurezza della segreteria confederale CISL di Parma e Piacenza.
L’iniziativa si inserisce nel calendario di eventi che anche nel nostro territorio sono stati programmanti nell’ambito della Settimana europea per la sicurezza e che, coordinati dall’INAIL e sotto l’egida della Prefettura di Parma, vogliono fare il punto sulla attualizzazione delle normative rivolte alla tutela degli operatori sul luogo di lavoro ed in senso più esteso di tutti coloro che, anche in qualità di cittadini, frequentano luoghi esposti al rischio sicurezza, come scuole, centri commerciali, ospedali, luoghi di divertimento. Nella convinzione che occorra implementare una cultura della sicurezza che non si rivolga solo ad una nicchia relegata nell’ambito delle attività produttive ma che si assuma la responsabilità di un tema che ha una profonda rilevanza di civiltà.