“PRENDI
QUELLO CHE VUOI MA LASCIAMI LA MIA PELLE NERA”
20
febbraio, incontro con l’autore CHEIKH TIDIANE GAYE
“Prendi quello che vuoi, ma lasciami la mia
pelle nera”:
è questo il titolo del libro, pubblicato dallo scrittore di origini senegalesi Cheick Tidiane Gaye per i tipi di Jaka
Book, che sarà presentato su iniziativa di FLAI
CGIL Parma, Gruppo Giovani CGIL
Parma e Coordinamento Migranti CGIL
Parma, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Traversetolo,
il prossimo venerdì 20 febbraio alle
ore 19.00.
L’iniziativa, aperta a tutta la cittadinanza, vedrà la presenza dell’autore e sarà ospitata nel Centro Civico “La Corte” in via Fratelli Cantini a Traversetolo. A seguire un aperitivo offerto a tutti i presenti.
IL
LIBRO
Questo libro
racconta una storia da cui si dipanano altre storie, a volte sgranate come in un
rosario, altre ripescate con incursioni nella memoria. È una lunga
affabulazione che ha per oggetto l’identità: ogni uomo ne possiede una,
inalienabile e necessaria; ma, a volte, altri uomini provano a strappargliela,
in nome dell’omologazione. Accade allora che qualcuno si lasci derubare e che
altri, come Gaye, si fermino, alzino e la testa e dicano: “No!”. E non per sé,
ma per tutti coloro che non hanno voce: in particolare per “tutti gli immigrati
d’Italia, i profughi, i rom e gli zingari che ogni giorno devono convivere con
atti discriminatori”.
Si può mutare tutto
questo, a patto che lo si voglia. Che si provi a guardare la Storia, la specie
umana, la vita con occhi diversi. Quello che i Nuovi Italiani chiedono è quello
che ogni democrazia ha il dovere di garantire: “Voglio essere me stesso,
guardare il futuro e difendere i miei diritti. La vita nei nostri paesi è molto
difficile, in occidente lo è lo stesso. Quando lotteremo facendo prevalere i
nostri diritti abbinandoli ai nostri doveri, continuiamo la nostra lotta:
uguaglianza e diritti sociali”.
Proprio su questo
postulato, così difficile da accettare per troppi, si chiude il libro, in una
lettera piena di tenerezza, orgoglio e passione al figlio mulatto: “Hai
un’eredità: la fiamma dell’uguaglianza deve illuminare ogni stanza buia e
sofferta”. Questa è una speranza; ma per noi realizzarla è un dovere
(dall’introduzione di Giuliano Pisapia).
Cheikh Tidiane Gaye
italiano di adozione nasce nel 1971 in Senegal.
Poeta
e scrittore, è membro di Pen Club Internazionale Lugano Retoromancia Svizzera.
Ex
candidato alle elezioni comunali al Palazzo Marino a sostegno di Giuliano
Pisapia.
La
scrittura è sempre stata la sua passione più o meno segreta, sbocciata in
ambiente e lingua italiani con il libro Il giuramento (Liberodiscrivere
editore, 2001), seguito da Méry principessa albina (2005), e Il canto del djali
(2007), entrambi pubblicati dalle edizioni dell’Arco.
Ha
ottenuto significativi riconoscimenti letterari ed è presente sulla scena
culturale italiana attraverso interventi, letture e performance poetiche che
testimoniano una coerente partecipazione alla vita del suo nuovo paese.
Nel
2003 partecipa al concorso “Genova città della poesia europea”, dove viene
premiato per l’opera A mio padre Mandela.
Nel
marzo dello stesso anno viene invitato a Roma per presentare alcuni scritti
durante la manifestazione culturale “Journées de la Francophonie”, organizzata
dalle ambasciate dei Paesi francofoni in Italia.
Viene
premiato al concorso di poesia “Sulle orme di Ada Negri” a Lodi nel 2006 e
riceve una menzione speciale al IX Concorso Internazionale “Trieste Scritture
di Frontiera”, il Premio Letterario Internazionale dedicato ad Umberto Saba.
Nel
2009, pubblica Ode nascente la sua quarta pubblicazione con le Edizioni
dell’arco, un’edizione bilingue italiana e francese.
Nel
2010 pubblica “Per una tazzina di caffè” con la casa editrice Ediesse, racconto
inserito nell’antologia dal titolo “Permesso di soggiorno, gli
scrittori stranieri raccontano l’Italia” a cura di Angelo Ferracuti.
Vince
il Premio Internazionale di Letteratura Europa con l’opera Ode nascente a
Lugano in Svizzera nel maggio 2010. Nello stesso anno vince il Premio
Anguillara Sabazia a Roma e il Premio dedicato a Jerry Masslo organizzato dalla
Cgil / Flai. Nel 2011, pubblica con le Edizioni Montedit l’opera poetica Curve
alfabetiche.
Nel
2011 cura l’Antologia poetica Mondiale di espressione francese per la rivista
Soglie dell’Università di Pisa.
Nel
febbraio 2012 è co-autore di Rime abbracciate/ L’Etreinte des rimes, opera
poetica bilingue pubblicata da L’Harmattan – Francia.
Nel
2012 diventa membro della giuria alla seconda edizione del Premio
Internazionale Jerry Masslo 2012.
E’
autore di Prendi quello che vuoi ma lasciami la mia pelle nera ( 2013)con
prefazione del sindaco di Milano Giuliano Pisapia edito da Jaca Book e
traduttore dell’antologia poetica Léopold Sédar Senghor, il cantore della
Negritudine(2013) edita dalle edizioni dell’arco.
E’
stato il coordinatore e presidente della giuria della terza edizione del Premio
Letterario Jerry Masslo e di recente è stato anche nominato dal Comune di Arcore
il coordinatore della prima edizione del Premio Letterario di Poesia e
Narrativa Città di Arcore.
Da
sempre partecipa a diversi incontri sulle tematiche
legate all’Africa, all’integrazione all’intercultura e alla
Letteratura della Migrazione. Attualmente vive in Brianza ad Arcore.