Domani, 2 ottobre, presidio unitario davanti alla Prefettura di Parma in concomitanza con il voto di fiducia
SERVE UN VERO
GOVERNO DEL PAESE
Cgil, Cisl e Uil esprimono la loro
preoccupazione per la crisi istituzionale causata dall’irresponsabilità di chi
vorrebbe anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese.
L’incertezza di queste ore determina gravi ripercussioni sulla nostra economia
e rischia di far aumentare la pressione fiscale sul lavoro e sulle pensioni.
Cgil, Cisl e Uil ribadiscono che occorre
una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive compiute in questi
anni: non si può immaginare un’uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e
sulla buona occupazione. Per questo serve un vero Governo del Paese, capace di
compiere le scelte necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro.
In ragione di ciò, Cgil, Cisl e Uil
chiedono che la legge di stabilità preveda:
· un’effettiva restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e ai pensionati;
·
una
riduzione fiscale alle imprese collegata agli investimenti e all’ occupazione
· il completo
finanziamento della cassa integrazione in deroga e la definitiva soluzione al
problema degli esodati e dei precari della Pubblica amministrazione, della
scuola e della ricerca
È essenziale che la legge di stabilità
determini una riduzione del livello di tassazione, non solo in nome della
giustizia fiscale, ma per la necessità di rilanciare investimenti, consumi e
occupazione che non possono crescere se si accentua l’impoverimento di
lavoratori e pensionati.
È, inoltre, irrinunciabile che la legge di
stabilità compia scelte di politica industriale e di investimenti, senza le
quali le grandi imprese di rete fondamentali per lo sviluppo, come Telecom e
Alitalia, e grandi gruppi industriali, come Finmeccanica e quelli siderurgici,
perdono la loro funzione e rischiano di essere svenduti.
Infine, bisogna affrontare il nodo della
spesa pubblica, abbandonando la dannosa logica dei tagli lineari e realizzare,
invece, un vero riordino istituzionale e una riduzione della spesa corrente
attraverso i costi standard, avviando un processo contrattuale di
riorganizzazione della pubblica amministrazione.
L’assenza di queste scelte e una legge di
stabilità ragionieristica determinerebbero un ulteriore peggioramento delle
condizioni dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese e, soprattutto, una
diminuzione dei livelli occupazionali.
Affinché non continui quello stato di
ingovernabilità del Paese che impedisce la realizzazione di tutte queste
necessarie riforme, occorre che il Parlamento cambi la legge elettorale,
ridando ai cittadini la possibilità di scegliere, superando la logica
personalistica della politica e ricostruendo un clima di fiducia nelle
istituzioni della Repubblica.
Le Segreterie
Regionali di Cgil, Cisl e Uil impegnano le loro strutture territoriali ad
organizzare
MERCOLEDI’
2 OTTOBRE 2013 presidi davanti alle sedi delle Prefetture,
in concomitanza con
il dibattito parlamentare sulla fiducia al Governo.
Inoltre invitano tutti i territori a
promuovere una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro. ed a organizzare,
nelle giornate di sabato e domenica prossima, volantinaggi con le nostre
proposte nelle piazze e nei punti di maggiore incontro dei cittadini.