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Sciopero trasporti: a Parma altissima adesione

11 Novembre 2008
Alla tep incrocia le braccia il 95% dei lavoratori

L'adesione allo sciopero di ieri e’ stata molto elevata in tutti i comparti e massimamente in quello del trasporto pubblico locale dove si sono registrate adesioni intorno al 95%.

Nel settore ferroviario ha scioperato, a Parma come mediamente in tutta la regione, circa il 75% degli addetti, anche a dispetto dei numeri forniti dell'azienda che parlano di altri ordini di grandezza, dimostrando che non e’ ancora raggiunta la maturita’ di relazioni che caratterizza, su questi argomenti, il trasporto pubblico locale, dove non si registrano pressoché mai scostamenti tra le percentuali di adesione fornite dai sindacati e dalle aziende.

‘Cio’ che e’ importante, ad ogni modo, - precisa Fabio Garavina, segretario generale della Filt Cgil di Parma - e che viene rinforzata dalla grande adesione dimostrata, e’ l’indisponibilita’ delle lavoratrici ed dei lavoratori a subire ulteriori rinvii per rinnovare rapidamente il CCNL unico della Mobilita’, adeguare il reddito degli operatori del settore e garantire all’utenza un servizio di qualita’.

Grazie, quindi a tutti i lavoratori da parte della Filt Cgil per la determinazione a far valere le ragioni della vertenza e vincere l’inerzia dei soggetti istituzionali e delle controparti datoriali’.

A margine della grandissima partecipazione allo sciopero nazionale unitario vale comunque la pena, secondo Garavina, ‘fare alcune puntualizzazioni rispetto alle improvvide dichiarazioni dei rappresentanti delle controparti, Biscotti e Panettoni. Intanto non e’ vero che la firma del contratto imporrebbe una impennata del costo del lavoro di oltre il 20%. La richiesta sindacale di 150 euro mensili certamente si discosta dai 70 euro di aumento (se lo vogliamo chiamare così...) concordata per i lavoratori del comparto pubblico (ovviamente senza la firma della Cgil), ma e’ assolutamente in linea con la perdita del potere d'acquisto che si e’ registrata. Inoltre, le responsabilita’ verso i cittadini le porta chi li ha effettivamente presi ad ostaggio: cioe’ le associazioni datoriali, le quali dopo un anno dalla scadenza dell'accordo e tre scioperi devono ancora decidersi a convocare il sindacato. Infine, le lotte dei lavoratori non potranno che intensificarsi e ci auguriamo che possa essere presto stabilita unitariamente una manifestazione nazionale di settore’.

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