Parmalat-Lactalis. Flai Cgil, denunceremo ogni tentativo di trasformare la Divisione Italia in un ramo secco

“La decisione del C.d.A. di ritornare sulla quotazione di acquisto da parte di Parmalat di Lactalis USA, è il segnale di una certa inquietudine in quell’operazione”

“Leggendo le cronache di questi giorni in relazione all’operazione finanziaria della Parmalat, viene da porre una domanda: l’enigmatica Lactalis quanto pensa di mettere una punto nella gestione della Parmalat? La recente decisione del C.d.A. di ritornare sulla quotazione di acquisto da parte di Parmalat di Lactalis USA, è il segnale di una certa inquietudine in quell’operazione, tanto che la stessa Magistratura sta indagando”. Lo dichiara Mauro Macchiesi, Segretario Nazionale Flai Cgil, in merito alla vicenda Parmalat-Lactalis.

“Tutto questo non dà forza alla strategia di gruppo nella riorganizzazione della produzione ma soprattutto nelle strategie di business. La divisione Italia della Parmalat è schiacciata nell’impossibilità di crescere per i prodotti derivati del latte, perché la Lactalis in Italia ha già un marchio che opera in questo segmento. Il prodotto latte, per quanti sforzi si possano fare, da solo non può essere sufficiente a salvaguardare il margine di ricavo finanziario del gruppo. Dall’altra parte non c’è un piano sinergico con Galbani e, per quanto riguarda la produzione e distribuzione del latte in Europa, non c’è la Governance che doveva nascere a Parma sul latte per l’Europa: che fine ha fatto questo impegno, assunto da Lactalis al momento dell’acquisizione?

L’investimento che la Parmalat ha fatto negli USA rafforza e può essere utile a livello di gruppo nel mondo, ma la sensazione che l’italianità del gruppo Parmalat come valore aggiunto, a prescindere dalla proprietà, si stia perdendo è abbastanza evidente.

Per quanto ci riguarda – conclude Macchiesi - come sindacato continueremo a vigilare sui processi in atto e denunceremo ogni tentativo di trasformare la divisione Italia di Parmalat in un ramo secco”.