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Mercatone Uno in amministrazione straordinaria

9 Aprile 2015
FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS dettagliano gli ultimi sviluppi della vertenza

Nella tarda serata del 7 aprile, il Ministro della Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha firmato il decreto per l’amministrazione straordinaria del Gruppo Mercatone, ed ha nominato tre commissari.

Da ieri sera la completa gestione dell’azienda è  passata nelle mani dei commissari, e non è più nel potere del CDA assumere alcuna decisione. E’ perciò necessario fare chiarezza sul comunicato emanato questa mattina dall’azienda, che ancora una volta fornisce informazioni, a dir poco, distorte.

L’amministrazione straordinaria ed il concordato preventivo sono due cose completamente diverse e non collegate fra di loro. La prima assegna il compito di gestire l’azienda a soggetti terzi incaricati dal Ministero e sotto la vigilanza del Ministero stesso. La seconda lascia la gestione in capo al CDA, sotto la vigilanza del tribunale competente.

Ciò significa che dalla firma del decreto solo ed esclusivamente i commissari potranno assumere decisioni sia di carattere organizzativo che gestionale. Le procedure previste dalla legge impongono anche che per vendere o cedere l’azienda sia necessario un bando pubblico: i potenziali investitori, potranno presentare proposte di acquisto che potranno riguardare tutta o parte dell’azienda, come potrebbero esserci più proposte per parti diverse. L’amministrazione straordinaria offre maggiori possibilità anche per piccoli investitori che fossero interessati solo ad alcuni punti vendita. L’investitore, di cui molto si è parlato nelle scorse settimane, qualora fosse interessato, dovrà necessariamente seguire le procedure ed i tempi che saranno dettati dal bando pubblico. Saranno poi i commissari a valutare le proposte ed infine il Mise ad approvarle in via definitiva.

La scelta di ricorrere all’amministrazione straordinaria è per noi  positiva: dà infatti garanzia della trasparenza che è mancata in questi mesi ed offre alle lavoratrici ed ai lavoratori maggiori garanzie di tutele, soprattutto per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali.

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