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La misura è colma, il 10 dicembre sciopero della scuola pubblica

4 Dicembre 2021
Il tempo degli annunci sempre traditi e delle promesse non mantenute è ormai scaduto; è giunto il momento di un cambiamento reale, che restituisca alla scuola pubblica la centralità che merita, per il futuro del Paese: per i sindacati scuola di CGIL, UIL, SNALS e GILDA è necessario scendere in piazza e scioperare tutti!

Un governo che sconfessa gli impegni sottoscritti

Il Patto per la scuola al centro del Paese sottoscritto tra governo e sindacati a maggio, è un documento importante che contiene impegni precisi per il rilancio, la valorizzazione del personale scolastico e la promozione del protagonismo di tutte le componenti del mondo della scuola. Tuttavia, fin dai giorni successivi alla sottoscrizione, abbiamo avuto l’impressione di trovarci di fronte a un Governo per il quale gli impegni, pur sottoscritti formalmente, vengono poi sconfessati nei fatti e nella sostanza.

Continua a proporsi il vecchio e abusato ritornello neoliberista della scuola statale e pubblica considerata alla stregua di “un secchio bucato”, uno spreco che merita sempre meno risorse. In particolare il personale della scuola dovrebbe guadagnarsi eventuali investimenti dimostrando di “meritarli” favorendo una “sana competizione universale” differenziando sempre più individui, classi e scuole.

Considerando il divario di circa 350 euro rispetto alle retribuzioni degli altri settori pubblici che hanno titoli di studio equivalenti, le risorse in Manovra non solo sono insufficienti a colmarlo o quanto meno a dimezzarlo, ma sono addirittura gravate da ipoteche ideologiche e lesive della libera contrattazione fra le parti negoziali, dal momento che i pochi soldi che si “concedono” devono essere erogati esclusivamente a quel personale che mostra “dedizione” al lavoro. Quindi pochi euro e non per tutti.

Ora Basta! La scuola, soprattutto nella difficile fase che stiamo attraversando e dopo gli interminabili mesi di didattica a distanza che, speriamo, di avere ormai definitivamente alle spalle, non può essere considerata ancora un peso, una spesa da contenere. Lo ribadiamo, la scuola, anche e soprattutto nella difficile fase che stiamo vivendo, ha rappresentato e rappresenta un pilastro essenziale per la tenuta sociale e democratica del nostro Paese.

È necessario mobilitarci ora e far sentire la nostra voce, partecipando allo sciopero nazionale della categoria proclamato per il 10 dicembre.

[Dalla Lettera del Segretario generale FLC CGIL, Francesco Sinopoli, agli iscritti e alle iscritte, alle Rappresentanze sindacali unitarie (RSU) e a tutto il personale della scuola.]
 

Le rivendicazioni dei sindacati della scuola di CGIL, UIL, SNALS e GILDA:
Retribuzioni dignitose
Dare stabilità ai precari
Valorizzare il lavoro in classe
Ridurre il numero di alunni per classe
Sburocratizzare il lavoro
Abolire i vincoli sui trasferimenti

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