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Il 9 dicembre è sciopero dei servizi pubblici

4 Dicembre 2020
FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e UIL PA chiedono di far lavorare in sicurezza e con dignità che opera al servizio di cittadini e imprese. A Parma volantinaggio alle 9.30 davanti al Maggiore e presidio alle 11 in Prefettura con conferenza stampa

Lavoratrici e lavoratori pubblici hanno fatto funzionare le amministrazioni pubbliche anche quando i governi hanno tagliato risorse e privatizzato i servizi ai cittadini e ora, anche in smart working e con i loro mezzi, sono sempre a disposizione dei cittadini e delle imprese, in sanità, nei servizi educativi, nell’assistenza ai cittadini e garantiscono la loro sicurezza, prendendosi cura del paese E rischiando in prima persona.
 
Oggi ,quelle lavoratrici e quei lavoratori, compreso il personale in somministrazione di tutti i comparti pubblici, proclamano uno sciopero per mercoledì prossimo, 9 dicembre, per chiedere assunzioni, lotta al precariato, sicurezza nei luoghi di lavoro, rinnovi contrattuali.

Per sostenere i cittadini e aiutare le imprese servono enti pubblici più efficaci. E invece sono stati svuotati dal blocco delle assunzioni e dai pensionamenti ed hanno dipendenti con un’età media di 51 anni. Per questo occorre un piano straordinario di assunzioni: 500000 sono i lavoratori che verranno a mancare alla pubblica amministrazione e sono una straordinaria occasione per l’innovazione dei servizi e per tanti giovani che possono sperare in un lavoro stabile. 

170mila lavoratori precari nella pubblica amministrazione sono un abuso. Per questo la Commissione Europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia. Ridare dignità al lavoro è una priorità. Stabilizzare si può e si deve, serve la proroga dei requisiti per le stabilizzazioni, il riconoscimento dei periodi di lavoro svolti con tutte le forme di lavoro flessibile e la stabilizzazione di tutti i precari COVID, che rischiano la vita in emergenza.

Inoltre, in tutti i luoghi di lavoro il personale deve essere fornito di adeguati DPI, gli ambienti devono essere sicuri ed occore impedire che il personale subisca quotidianamente aggressioni. I carichi di lavoro devono essere sostenibili fisicamente e psicologamente; basta turni che superano spesso le 12 ore. Gli operatori sanitari sono aggrediti negli ospedali. I lavoratori pubblici sono offesi e denigrati. Ma nella pandemia, senza protezioni e con pesanti carichi di lavoro, hanno organizzato il lavoro e i servizi, meritano per questo protezione e rispetto.

Infine il tema dei Contratti di Sanità, Enti Locali, Amministrazioni centrali, scaduti da due anni. La pandemia ha dimostrato che il lavoro pubblico serve al paese e i servizi pubblici per cittadini e imprese vanno rafforzati. Per questo il governo deve stanziare più risorse per i contratti di tutti i lavoratori pubblici. Per dare servizi migliori a cittadini e imprese. Per organizzare meglio le amministrazioni. Per personale più qualificato. Le risorse sono riconoscimento di salario ma sono necessarie anche per riformare il sistema di qualificazione professionale, sbaglia chi denigra tale rivendicazione perché mettere in valore le competenze e riconoscere le professionalità sono una priorità, soprattutto se la Pubblica amministrazione vuole vincere la sfida dell’innovazione.
 
Per tutte queste ragioni FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e UIL PA hanno proclamato la giornata di sciopero dei servizi pubblici per il 9 dicembre e chiedono che la Legge di Bilancio preveda le risorse necessarie anche per una PA più moderna e innovativa, capace di affrontare le inedite sfide del nostro tempo.

Lo sciopero è un diritto e se le organizzazioni di categoria sono arrivate a proclamarlo è perché su assunzioni, sicurezza e contratti non ci sono risposte. Anche a Parma sono previsti momenti di mobilitazione, in particolare un volantinaggio alle ore 9.30 davanti all'Azienda Ospedaliero-Universitaria in via Gramsci e un presidio con conferenza stampa alle ore 11.00 davanti alla Prefettura in strada Repubblica.
 
LA STAMPA È INVITATA.
 

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Il volantino dello sciopero


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