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Gruppo Kos, così non va. L’Emilia Romagna non è un bancomat, la Regione intervenga

2 Maggio 2022
FP CGIL e CISL FP organizzano per domani, 3 maggio, presidi davanti alle strutture interessate, compreso il Cardinal Ferrari a Fontanellato

Il gruppo Kos Care, di cui fa parte il Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato, ha avviato nei mesi scorsi un’operazione di cessione di attività per pagare meno alcuni lavoratori e aggirare le norme regionali sull’accreditamento di attività sanitarie.

Durante i vari incontri sindacali non si è registrato nessun passo avanti da parte dell’azienda e nessuna mediazione nemmeno davanti al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali riguardo al passaggio del personale del gruppo dal contratto ARIS-AIOP Sanità al contratto ARIS RSA (con salari più bassi e meno diritti).

È grave che un grande gruppo industriale, con ricavi in crescita, decida autonomamente di diminuire i salari, in una regione dove è garantita la fornita dei servizi ospedalieri e le tariffe sono aumentate. Questo infatti è quel che sta accadendo: attraverso una cessione di un ramo d’azienda, al personale trasferito nella nuova società verrà applicato un contratto peggiorativo rispetto ai salari e i diritti attualmente riconosciuti.

Ma il lavoro che queste lavoratrici e questi lavoratori saranno chiamati a svolgere è lo stesso di prima. Un’ingiustizia inaccettabile. La Regione Emilia Romagna a novembre 2020 ha previsto con una delibera che le aziende sanitarie che operano in accreditamento siano obbligate, a fronte dell’aumento delle tariffe e dei budget, ad applicare ai dipendenti il contratto della sanità privata, a garanzia della qualità del lavoro e delle prestazioni erogate ai cittadini. Questa operazione da parte del Gruppo Kos rappresenta un vero proprio tentativo di aggirare le normative regionali e arricchirsi maggiormente con soldi pubblici a danno di cittadini e lavoratori.

Abbiamo chiesto un incontro alla Regione, alla quale chiediamo un impegno per creare i presupposti perché ciò non accada. E perché si possa consolidare un modello che, attraverso le relazioni sindacali, getti le basi per la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori intesa come elemento di miglioramento della qualità del lavoro e per la crescita economica e sociale del nostro territorio.

C’è bisogno di lavorare insieme per la tutela del lavoro di qualità e delle persone, donne e uomini che lo garantiscono. Per questo, oltre a proseguire la vertenza a tutela dei diritti di chi lavora e della garanzia dei servizi, domani, martedì 3 maggio, saremo in presidio dalle ore 10 alle 12 davanti al Centro Cardinal Ferrari a Fontanellato (contemporaneamente altre strutture interessate alla cessione del personale: clinica Villa Azzurra a Riolo Terme,Ravenna, e clinica Villa Pineta a Pavullo, Modena.

FP CGIL Parma -  CISL FP Parma e Piacenza

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