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Eridania, passi in avanti

16 Giugno 2008
L’incontro dello scorso 8 giugno ha aperto spiragli per il futuro dello zuccherificio di S. Quirico

Quanto scaturito nell’incontro dei giorni scorsi tra il coordinamento di Gruppo e l’Eridania conforta i sindacati di categoria sul futuro dello stabilimento di S.Quirico.

Da ormai due anni, dopo la disastrosa o.c.m dello zucchero che ha prodotto la chiusura di 15 stabilimenti nel paese, si sta lottando per avere la continuità produttiva ed occupazionale dei siti produttivi dismessi e la garanzia di un futuro certo per i 4 stabilimenti che continuano a produrre zucchero.

Se da un parte si è riusciti ad ottenere accordi per la riconversione produttiva in agro-energie, dall’altra destava preoccupazione l’atteggiamento dell’intera filiera in rapporto all’approvvigionamento della materia prima (barbabietola da zucchero) e del nuovo ministro dell’agricoltura, on. Zaia, indifferente rispetto agli impegni assunti dal Governo precedente.

Per questi motivi le organizzazioni sindacali hanno richiesto ad Eridania garanzie ed impegni per il futuro di S.Quirico (Parma) che occupa circa 350 dipendenti tra fissi e stagionali.
Il Gruppo, anche in ottemperanza agli accordi sottoscritti, ha confermato non solo la campagna di trasformazione 2008 e le future ed il completamento degli investimenti per quest’anno pari a circa 5 milioni di euro, ma ha anche presentato un piano di consolidamento del sito di S.Quirico che giudicato convincente dai sindacati.

Il piano prevede accordi con le associazioni agricole per l’estensione del bacino bieticolo dal quale attingere per avere a disposizione la materia prima per produrre circa 140.000 tonnellate di zucchero, un investimento in una centrale a biomasse di 18 MW ed una centrale a biogas da 1 MW (alimentate con prodotti agricoli no food) in grado di abbattere i costi energetici che gravano sulla produzione e che garantiscono occupazione aggiuntiva.

Questo piano verrà presentato alla Provincia di Parma il prossimo 18 Giugno e dovrà far parte integrante del programma di sviluppo di S.Quirico.

I sindacati di categoria considerano quanto acquisito nell’incontro un passo importante, utile ad affossare tutte le voci sulla possibile chiusura di questo stabilimento; resta l’incognita dell’atteggiamento che verrà tenuto da una parte delle associazioni agricole impegnata a “succhiare” gli incentivi europei per la dismissione della produzione della barbabietola ed in barba a tutti i problemi occupazionali che tale comportamento produce.

Dal punto di vista locale le organizzazioni si categoria territoriali, insieme ad azienda e isituzioni (Provincia e Comune di Trecasali), dovranno attivare un tavolo sindacale in cui monitorare gli investimenti promessi e ragionare sull'attuale organico aziendale, visto che dall'anno prossimo non si potrà più fare affidamento sui trasfertisti dei siti dismessi, e per valutare l'impatto occupazionale delle nuove attività. Non va dimenticato poi il lievitificio della Lesaffre (ex Lievitalia), posto nella stessa area, anch'esso coinvolto da processi di ristrutturazione e direttamente interessato al piano industriale Eridania, visto che è da lì che ricava le sue materie prime.

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