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Emergenza abitativa, non serve estendere la quota di alloggi assegnabili in deroga alla graduatoria

1 Dicembre 2021
I sindacati inquilini Sicet, Sunia ed Uniat di Parma: "Occorre incrementare il numero di alloggi destinati alla locazione pubblica"

Sicet, Sunia ed Uniat di Parma esprimono forte perplessità nei confronti della decisione presa dal Comune di Parma di estendere dal 40% al 60% la quota di alloggi assegnabili in deroga alla graduatoria ordinaria del bando di Edilizia Residenziale Pubblica.

I Sindacati degli Inquilini sono ben consci della condizione critica causata dall'elevato numero di sfratti esecutivi in città, tuttavia ritengono il provvedimento criticabile dal momento che non destina alcun alloggio in più alle situazioni di emergenza. Infatti la maggioranza delle persone che attendono l'assegnazione della casa attraverso la graduatoria ordinaria sono anch'esse nella stessa grave situazione emergenziale. Quanto deciso non fa altro che aumentare la quota di alloggi assegnabili attraverso il metodo discrezionale dei Servizi del Comune a discapito di quelli che verranno assegnati attraverso il metodo condiviso ed oggettivamente verificabile della graduatoria. Il risultato non è altro che lo svilimento del senso e dell'importanza del bando comunale di Edilizia Residenziale Pubblica.

È noto, invece, che il problema della condizione abitativa può essere affrontato solo attraverso un incremento del numero di alloggi destinati alla locazione sia pubblica a canone sociale, che privata a canone calmierato.

I Sindacati sono fortemente critici anche per quanto riguarda il metodo decisionale adottato dal Comune. Rilevano, infatti, di non essere stati minimamente coinvolti nella decisione e di aver appreso solo dalla stampa quanto stabilito a giochi fatti. Si ricorda che è ancora aperto il tavolo in Prefettura sull'emergenza abitativa, sede in cui si sarebbe dovuto discutere dell'argomento.

I Sindacati, invece, auspicano al più presto una ripresa del confronto a quel tavolo al fine di trovare strumenti strutturali e lungimiranti sulle politiche abitative che vadano da un lato a contenere il numero degli sfratti e dall’altro ad espandere l’offerta di locazioni accessibili. Su questo si nota una certa lentezza d’azione da parte del Comune. Si ricorda ad esempio, come giacciano risorse ormai cospicue inutilizzate destinate alla Morosità Incolpevole e all’Agenzia per la Locazione a causa della difficoltà nel fare funzionare questi strumenti. Si ritiene che l’Amministrazione non abbia sfruttato il tempo a disposizione, benché più volte sollecitata dai Sindacati degli Inquilini, per dotarsi di strumenti migliori per affrontare l’emergenza che oggi si è presentata.

 

 

Raffaella Bertani, SICET-Parma

Corrado Turilli, SUNIA-Parma

Mariolina Tarasconi, UNIAT-Parma

 

 

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