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Ddl Zan, ben venga il contributo di tutti per non affossarlo

3 Maggio 2021
Il commento della CGIL Parma al dibattito post concertone del primo maggio

A valle del dibattito di queste ore sulle parole pronunciate in occasione del concerto del primo maggio da Fedez, che tante strumentali e pretestuose reazioni hanno scatenato nel mondo politico e massmediatico, e a prescindere dalle polemiche sui veri o presunti tentativi di limitare il diritto d’espressione di chi le ha pronunciate, vorremmo  portare l’attenzione sul tema che sta all’origine della vicenda: il ddl Zan e i tentativi di bloccarne l’iter parlamentare da parte di alcune parti politiche di destra e centrodestra

Vorremmo farlo convinti non da oggi – e appunto a fine 2020 avevamo dedicato un intero numero della nostra testata Lavoro 2.0 alla battagli per i “nuovi diritti” che il ddl Zan incarna – che la lotta contro l’omotransfobia e per una legge che tuteli i diritti della comunità lgbt+ e le categorie discriminate non possa e non debba rimanere al palo a causa di veti incrociati che rischiano solo di abbassare l’asticella anziché alzarla.

Ben venga dunque qualunque buona occasione per ribadire che, in barba a quei gruppi politici anche locali che non se ne danno pace, la nostra società è in costante e irreversibile evoluzione, e che l’impianto normativo di una Paese che si dica civile ha il preciso dovere di assecondare tale trasformazione, includendo e tutelando anche coloro che storicamente sono stati tenuti ai margini e adottando, come recita il titolo del disegno di legge che porta il nome del politico e attivista lgbt Alessandro Zan “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alla disabilità”.

Il provvedimento è già stato approvato lo scorso novembre alla Camera e finalmente, dopo diversi ostruzionismi e rinvii, è stato solo qualche giorno calendarizzato al Senato per la conclusione dell'iter parlamentare necessario affiché diventi Legge.

Confidiamo quindi che si arrivi a una sua rapida e definitiva approvazione che renderebbe la legislazione del nostro paese in materia significativamente più avanzata.

 

La segreteria CGIL Parma

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