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Continua la mobilitazione in Tas (ex Data Systems):

5 Luglio 2011
Ancora nessuna garanzia su occupazione, contratto e diritti

È in corso per l’intera giornata odierna lo sciopero di tutti i dipendenti del Gruppo Tas (che comprende la ex Data Systems di Parma in via Colorno), dopo le 4 ore effettuate il 15 giugno scorso che hanno visto una consistente adesione con punte in alcune sedi prossime al 100%.

 

In attesa dell’incontro con la direzione aziendale, fissato per il prossimo 12 luglio, il coordinamento Rsu Tas, insieme a Fiom Cgil di Bologna, Roma e Parma, a sostegno delle ragioni dei lavoratori, risponde con un’intensificazione della mobilitazione ai tentativi dell’azienda di rassicurare e depistare i propri dipendenti sui punti oggetto della vertenza in atto.

 

“Infatti – spiega Davide Fellini, della Fiom Cgil di Parma -, le mail inviate dalla direzione aziendale ai propri dipendenti, nonché le riunioni effettuate in alcune sedi, non possono che considerarsi come un tentativo, dalla dubbia legittimità e senza alcun valore concreto, di delegittimazione della controparte sindacale”.

 

“Le richieste di lavoratori e rappresentanze sindacali riguardano – ricorda Fellini - il mantenimento di tutti i diritti sindacali come già previsti dalla contrattazione nazionale, dagli accordi interconfederali, dalla legge e dagli accordi aziendali, di cui oggi i lavoratori, la Fiom Cgil e la RSU sono titolari nonché il mantenimento di tutti i diritti previsti dal CCNL del 2008; la non applicazione di deroghe peggiorative di tali diritti introdotte col contratto del 2009 che l’azienda continua a considerare unico contratto vigente e riguardo alle quali il recente accordo interconfederale non apporta alcun elemento di sostanziale novità per i lavoratori metalmeccanici; la condivisione e definizione di strategie aziendali in grado di dare concrete prospettive circa il mantenimento dei livelli occupazionali”.

 

Rispetto a tali rivendicazioni, sindacato di categoria e lavoratori ribadiscono che “l’unica strada da seguire è quella di sottoscrivere un accordo sindacale che formalizzi quanto l’azienda va pretestuosamente proclamando ai quattro venti”.

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