Le domande di regolarizzazione dal 1° al 30 settembre. La Cgil di Parma invita a fare attenzione alle speculazioni nella compilazione delle domande
“Nel Paese dove festini inconfessabili diventano “simpatiche cenette”, non sorprende più di tanto l’ipocrisia con la quale l’annunciata “sanatoria” per i clandestini è diventata la più digeribile emersione dal lavoro irregolare di colf e badanti extracomunitari”. Esprime preoccupazione e perplessità Raffaele Tagliani, responsabile Politiche Immigrazione della Cgil di Parma, che sottolinea con decisione che “di vera e propria sanatoria si tratta e, leggendo nei dettagli il decreto legge di accompagnamento, di sanatoria generalizzata”.
“Intendiamoci – aggiunge Tagliani - che una sanatoria fosse ormai improcrastinabile è dato certo, ma che l’unico target individuato sia quello delle famiglie con le proprie badanti è una palese ingiustizia, oltre che una mistificazione”.
Il decreto prevede che il datore di lavoro/famiglia, nel momento della richiesta di regolarizzazione, denunci di avere alle proprie dipendenze il clandestino, ovviamente in nero, a partire, come minimo, dal 1° aprile 2009. Una vera e propria autocertificazione, con scarsissime possibilità di verificarne la veridicità.
“Ora, l’unica domanda da porsi – precisa Tagliani - è quanti manovali, braccianti, operai, eccetera diventeranno improvvisamente colf o badanti per potersi aggiudicare così un permesso che li trasformi da invisibili in “persone” socialmente riconosciute”.
“La richiesta di regolarizzazione – spiega ancora Raffaele Tagliani - si potrà presentare a partire dal 1° settembre. La compilazione e l’invio del modulo on line sono completamente gratuiti. Non sono previste graduatorie a tempo né quote d’ingresso per accedere al beneficio, a differenza del precedente decreto flussi di nefasta memoria. Inoltre, il decreto ha suddiviso in due tipologie i possibili beneficiari del provvedimento: colf per le quali la famiglia richiedente dovrà dimostrare di avere un reddito minimo di 20 mila euro o 25 mila se in famiglia ci sono più persone che percepiscono reddito; oppure badanti per le quali occorrerà allegare una certificazione medica attestante le limitazioni dell’autosufficienza della persona assistita e l’eventuale necessità (se richiesta) di due badanti”.