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Chiusure uffici postali provincia di Parma, non sottovalutare effetti su cittadini e occupazione

23 Febbraio 2015
Previste 11 chiusure totali di uffici postali e riduzione degli orari di apertura di altri 3

I sindacati di categoria SLP CISL, SLC CGIL, UILPOSTE, FAILP CISAL e CONFSAL COMUNICAZIONI di Parma esprimono la propria preoccupazione e perplessità al piano di chiusure e riorganizzazione degli uffici postali nonché sul metodo seguito da Poste Italiane.

Nella provincia di Parma sono previste le chiusure totali di 11 uffici postali e la riduzione degli orari di apertura di altri 3.

Le organizzazioni sindacali di categoria ritengono che dal piano di riorganizzazione non debbano derivare ripercussioni negative e disagi per i cittadini e neppure una diminuzione della qualità ed efficienza del servizio postale, già oggi molto discutibile. Inoltre, va considerato che l'esistenza di un ufficio postale, insieme naturalmente ad altri servizi, è vitale per la sopravvivenza di comunità, in maggior parte costituite da anziani, che spesso, per la loro collocazione geografica, vivono forti situazioni di disagio, emarginazione e abbandono.

Altrettanto importanti e da non sottovalutare sono gli effetti che ne deriverebbero per i dipendenti di Poste, ma anche per i cittadini, degli uffici limitrofi in cui si concentrerà un maggior numero di utenza appartenente ad un'area molto più vasta. Purtroppo e non per pessimismo, ma perché già oggi la situazione in molti uffici è estremamente critica, si assisterà ad un peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti e a uno scadimento del servizio fornito. Situazione che i sindacati di categoria da tempo hanno denunciato all'azienda e che ha portato all'apertura di una vertenza contro Poste SpA in Emilia-Romagna e che vedrà nei prossimi giorni la definizione delle iniziative di lotta da intraprendere. Vertenza che, oltre a tutta una serie di questioni inerenti l'organizzazione del lavoro, la gestione del personale, l'inadeguatezza di strumenti, attrezzature di lavoro e procedure, pone l'accento sulla cronica situazione di carenza degli organici negli uffici postali della nostra provincia con tutto ciò che ne consegue su lavoratori e clientela.

Occorre, quindi, che a livello provinciale si costituisca un tavolo attorno al quale siedano tutte le parti interessate (azienda, Comuni, sindacati confederali e di categoria) per valutare le varie criticità e formulare soluzioni condivise (che ci sarebbero) per un adeguato mantenimento dei servizi, nell'interesse delle esigenze e dei diritti di clienti/cittadini e lavoratori.

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