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Carcere di Parma, ennesima aggressione ai danni di un agente di Polizia Penitenziaria colpito con olio bollente

3 Ottobre 2022
FP CGIL: “Il sistema è fuori controllo, la sicurezza dei lavoratori nel carcere parmense non è al primo posto”

Lo scorso sabato 1 ottobre nel carcere parmense è avvenuta l'ennesima aggressione da parte di un detenuto nei confronti di un operatore della Polizia penitenziaria. "L'evento è di una gravità assoluta - è il commento di Santo Guercio, coordinatore regionale FP CGIL Polizia Peitenziaria - in quanto l'agente della sicurezza ha ricevuto olio bollente sul corpo. Per tale evento è stato necessario l'intervento sanitario e il ricovero presso l'ospedale cittadino".
 
"Da anni - aggiunge Donato Colelli, della FP CGIL di Parma - denunciamo il problema della sicurezza all'interno dell'istituto parmense. Un evento, quello di sabato, che si somma a tanti altri eventi precedenti, a sottolineare ancora una volta la necessità di interventi urgenti finalizzati a garantire maggiore sicurezza per chi opera all'interno della struttura di via Burla".

È opportuno segnalare che la situazione all'interno dell'istituto parmense è sempre più grave, soprattutto dopo l'apertura del nuovo padiglione, anche se quanto è accaduto è avvenuto all'interno del padiglione dell'Alta sicurezza.

Sulla questione è intervenuto anche anche Mirko Manna, della FP CGIL nazionale: "È inaccettabile che si debba assistere a fatti di questa gravità senza che vi siano interventi urgenti e più volte sollecitati dalla FP CGIL all’Amministrazione penitenziaria, sia quella centrale che quella periferica. È molto probabile che, in assenza di provvedimenti idonei per la struttura in questione, simili "incidenti" possano presto ripetersi, magari in forme anche più gravi, e quindi chiederemo con forza al presidente Renoldi idonei interventi che non consentano il ripetersi di eventi critici di questa portata".

Al collega della Polizia Penitenziaria rimasto ferito và la vicinanza e l'augurio di una pronta guarigione, oltre all'auspicio che la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della Giustizia torni ad essere nelle priorità di chi l'amministra.
 

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