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Banca Monte, la Cgil di Parma: "Ora le risposte"

3 Dicembre 2010
"No alla definizione di patti parasociali in sordina"

Ora è necessario dare una risposta ai lavoratori di Banca Monte. È questa la richiesta della Cgil di Parma dopo lo sciopero di oggi dei lavoratori dell’istituto di credito, sciopero che registra la solidarietà di tutte le categorie sindacali.

 

Servono risposte sull'occupazione e sul mantenimento delle radici locali della banca.

 

La Cgil teme che in queste ore e nei prossimi giorni si proceda a definire in sordina i patti parasociali della vendita, mettendo lavoratori e territorio di fronte al fatto compiuto e nell'impossibilità di poterne addirittura discutere.

 

Questo è inaccettabile.

 

Manca chiarezza. Fondazione, Comune, Provincia, Camera di Commercio, Università e Diocesi che, pur in misura diversa, hanno delle responsabilità nella vicenda, devono rifiutare una cessione al buio.

 

La Cgil, come detto più volte, non è contraria all'ingresso di BancaIntesa-SanPaolo, ma è contro una vendita che penalizzi la nostra realtà provinciale dal punto di vista occupazionale ed economico.

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