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Appalto servizi educativi scolastici ed extrascolastici Comune di Fidenza, nessun passo avanti per lavoratrici e lavoratori

1 Giugno 2023
FP CGIL Parma: disattese le richieste di sindacati e lavoratori

Nei giorni scorsi è uscito il bando per l’affidamento di servizi educativi, scolastici ed extrascolastici per minori del Comune di Fidenza.

Per l’ennesima volta l'Amministrazione non ha ascoltato le richieste e le criticità, che la FP CGIL provinciale segnalava da tempo, relative alla gestione dei servizi in oggetto, continuando a non riconoscere, a fronte di un servizio altamente professionale, un miglioramento adeguato della condizione di lavoro e dei diritti di educatrici ed educatori.

In particolare nel servizio di integrazione scolastica, a fronte delle croniche criticità degli anni scorsi, la FP CGIL segnala che non si è data la necessaria attenzione a problematiche che non solo abbassano i livelli qualitativi dei servizi, ma che svalutano la figura educativa nel contesto scolastico e domiciliare.

"Avevamo richiesto - spiegano Silvia Sartori e Sabrina Scibetta della FP CGIL parma - che l’educatore rimanesse a disposizione della scuola anche in caso di assenza del proprio alunno, anche solo per alcuni giorni, e che si superasse l’idea del “lavoratore a cottimo” che contraddistingue la situazione contrattuale degli educatori scolastici; invece il lavoratore, quando l’alunno è assente, se ne torna a casa senza stipendio".

"Avevamo chiesto che venisse riconosciuto a educatrici ed educatori in servizio la possibilità di usufruire della mensa o del buono pasto; invece non viene riconosciuto nemmeno alle lavoratrici e ai lavoratori che seguono i propri alunni in mensa, creando una situazione educativa assolutamente inadeguata".

"Avevamo chiesto (come ormai è recepito in altri importanti appalti della provincia) che si sancisse il livello d2 degli educatori come livello di riferimento del servizio, cosi da “alzare” progressivamente i titoli dei lavoratori e di conseguenza le competenze sul campo. Questo bando, con una mossa bizzarra e poco comprensibile, stabilisce una percentuale di lavoratori che avranno un livello economico e altri che ne avranno uno differente molto più basso, certificando di fatto una differenziazione salariale dentro lo stesso servizio".

La ciliegia sulla torta è la possibilità che avranno gli enti gestori di richiedere all’ente committente una deroga per eventuali sostituzioni di personale, che darebbe la possibilità di assumere personale con livelli di inquadramento inferiori.

"Siamo dispiaciuti - proseguono Sartori e Scibetta - che, per l’ennesimo anno, il Comune di Fidenza non accolga e non tenga in considerazione le richieste delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori e lavoratrici che in questi anni attraverso le assemblee sindacali hanno espresso il loro malessere e le loro difficoltà. E non ci si sorprenda che a fronte della creazione di appalti che portano inevitabilmente ad una forma di lavoro precario, non riconosciuto e senza una vera e propria continuità contrattuale, tante figure lavorative e professionali scelgano di abbandonare questi servizi per tentare altre strade, le più disparate, lasciando questi servizi e questi utenti (e relative famiglie) sempre più povere di figure di riferimento competenti e formate, dato che ormai il turn over ha raggiunto percentuali altissime".

"Per quanto ci riguarda - concludono - continueremo la nostra opera di informazione alle lavoratrici ai lavoratori, alle famiglie e alle scuole, senza escludere differenti momenti di mobilitazione nel corso dell’anno".

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