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18 dicembre, sciopero generale dell’intero comparto dell’edilizia con manifestazione a Torino

15 Dicembre 2017
Lavoro, contratto, salute, pensioni: questi i temi al centro della mobilitazione nazionale proclamata da FILLEA, FILCA e FENEAL

Una decisione cui si è giunti "dopo aver preso atto, ancora una volta, dello stallo nella trattativa per il rinnovo del contratto edile, scaduto da quasi un anno e mezzo” hanno spiegato i segretari generali di FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL, aggiungendo che “avevamo annunciato nei mesi scorsi la mobilitazione, qualora le associazioni datoriali non avessero mostrato disponibilità ad un avanzamento nella trattativa. Nel frattempo, abbiamo svolto oltre mille assemblee nei cantieri per spiegare ai lavoratori le nostre proposte e le difficoltà che abbiamo incontrato nel negoziato. Oggi dobbiamo prendere atto che dalle associazioni datoriali non sono giunte reali disponibilità ed aperture.”

Aumenti salariali in linea con gli altri settori e finalizzati anche ad aiutare una ripresa dei consumi al servizio del Paese; difesa e riforma delle Casse Edili a tutela di tutti i lavoratori (operai, impiegati, ecc.), contro il lavoro nero e per sostenere le imprese più serie contro la concorrenza sleale e il dumping; più sicurezza sui posti di lavoro, contro gli infortuni e gli incidenti mortali che, drammaticamente, crescono ogni giorno di più; creazione di un Fondo Sanitario Integrativo Nazionale per tutelare sempre di più il diritto alla salute e alla prevenzione; potenziamento del Fondo integrativo per il Pensionamento anticipato, dando la possibilità a chi svolge lavori gravosi di andare in pensione prima e creare così occasioni di lavoro, di qualità, per tanti giovani: queste le richieste consegnate alle controparti dai sindacati, che vanno nella direzione di “un Contratto Nazionale al servizio di una qualificazione maggiore del sistema, del lavoro e dell’impresa, per poter affrontare le sfide di un settore che sta cambiando nei suoi processi e nei suoi prodotti (riqualificazione, rigenerazione, messa in sicurezza del territorio e del patrimonio pubblico e privato, ecc.) per cui servono più professionalità, più qualità, più partecipazione.”

Ma le controparti “continuano con tatticismi dilatori a prendere tempo, non rispondendo nel merito alle nostre proposte e non accettando la sfida che i lavoratori ed il Sindacato hanno lanciato.”

Dunque il 18 dicembre sarà sciopero per l’intera giornata in tutte le imprese edili, con manifestazioni di carattere interregionale, che oltre alla piazza di Torino, dove si dirigeranno i pullman da Parma, si svolgeranno a Padova, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari.

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La locandina dello sciopero


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