"Costruire un percorso condiviso"
Il recente dibattito sulla TiBre, innescato dalle scelte della Regione Emilia-Romagna, rischia di vedere Parma e il suo territorio cadere vittime di uno scontro tra i diversi livelli politici decisionali e gli interessi economici sedimentati.
In una discussione che chiama in causa anche sentimenti e convinzioni profonde, e che pertanto rischia di essere troppo “urlata”, crediamo sia un punto unificante affermare che a Parma venga riconosciuto un ruolo importante nel sistema delle comunicazioni civili e commerciali, di porta verso l'Europa, che per storia e posizionamento geografico le compete
Auspichiamo pertanto che la Regione confermi l'impegno sugli investimenti infrastrutturali per Parma e vi destini adeguate risorse, in analogia a quanto fatto per altri territori, nella consapevolezza che la discussione sul futuro strategico e il rilancio dell'economia del territorio non può essere ristretto ed esaurito intorno ad un nastro autostradale.
Gli investimenti in infrastrutture sono il motore della ripresa economica e crediamo che il secondo punto unificante sia la necessità di disegnare un progetto di politiche pubbliche che punti su infrastrutture utili alla ripresa economica e produttiva del Paese, caratterizzate da sostenibilità ambientale ed energetica per i territori che le ospitano e ispirate al principio del contenimento dell'uso del suolo.
Se inserite in un progetto forte e sostenibile, le infrastrutture risultano funzionali anche al rilancio dell'occupazione in un settore falcidiato dalla crisi, con migliaia di lavoratori in forte difficoltà e le loro famiglie precipitate sotto la soglia di povertà: rilancio che punti sull'occupazione di qualità, sulla valorizzazione del lavoro e della crescita professionale dei lavoratori, sulla messa al bando di ogni irregolarità, quasi sempre spia di una più diffusa illegalità economica e di infiltrazioni malavitose che le recenti inchieste sugli appalti a committenza pubblica hanno spietatamente portato a conoscenza di tutti.
Al di fuori di ogni polemica
politica spicciola, CGIL e FILLEA provinciali lanciano un appello alle comunità
e istituzioni locali, alle associazioni ambientaliste, ai parlamentari del
territorio, ai consiglieri regionali per costruire un percorso condiviso
intorno a questi principi.