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SCIOPERO GENERALE REGIONALE DI 8 ORE CON CORTEO A BOLOGNA

16 Ottobre 2014

VERSO IL 25 OTTOBRE…

16 OTTOBRE, JOBS ACT: SCIOPERO GENERALE REGIONALE CGIL DI 8 ORE

CON MANIFESTAZIONE A BOLOGNA

 

In preparazione della manifestazione nazionale organizzata dalla CGIL per il prossimo 25 ottobre, e dopo aver dovuto prendere atto della scelta di porre il voto di fiducia sul Jobs Act - a conferma che siamo di fronte a un Governo per il quale il confronto con le parti sociali rappresenta un atto rituale non impegnativo – la CGIL dell’Emilia-Romagna ha deciso di proclamare uno sciopero generale regionale di 8 ore per la giornata di giovedì 16 ottobre.

 

La mobilitazione prevede il concentramento alle ore 9.00 presso Porta San Felice a Bologna; da qui partirà il corteo che arriverà in piazza Maggiore, dove la manifestazione sarà chiusa dal comizio conclusivo di VINCENZO COLLA, segretario generale CGIL Emilia-Romagna.

 

Lo sciopero, che coinvolgerà, per tutta la giornata lavorativa, i dipendenti di industria, terziario, cooperazione, agricoltura, artigianato (mentre restano esclusi i settori del pubblico impiego e dei trasporti), è la inevitabile e necessaria risposta al tentativo di depotenziare o addirittura cancellare lo Statuto dei lavoratori, modificando l’articolo 18 e liberalizzando così i licenziamenti, rendendo l’imprenditore unico arbitro del rapporto di lavoro, consegnando alle aziende la possibilità di demansionare, con decisione unilaterale, i lavoratori e liberalizzando a discrezione dell’azienda il controllo a distanza sugli stessi.

 

Dall’incontro con i parlamentari di Parma, onorevoli Patrizia Maestri e Giorgio Pagliari, sviluppato in Camera del Lavoro nella mattinata odierna su questi aspetti, è emerso un confronto proficuo su alcuni temi condivisi: intanto la consapevolezza che ogni riforma del mercato del lavoro non può che avere come obiettivo primario giovani e precari e l’esigenza di includerli in un sistema di tutele che, lungi dall’essere erose, necessitano di essere ampliate. Secondo, la necessità del Paese, prioritaria e preliminare ad ogni riforma del mercato del lavoro, è un piano straordinario per l’occupazione che passi anche da una profonda revisione della riforma Fornero. Infine, è stata condivisa l’idea che urge far ripartire un confronto serio e sobrio tra Governo e parti sociali. La discussione ha poi consegnato ai parlamentari la grande preoccupazione del sindacato sulla tenuta complessiva dello Statuto dei lavoratori, che va di pari passo con la consapevolezza che questi ultimi sono un soggetto di diritto e non un mero fattore della produzione.

 

Secondo la CGIL è dunque necessario mettere in campo proposte alternative a quelle fin qui adottate per affrontare la drammatica situazione occupazionale e aggredire la crisi. In particolare occorre:

·         una nuova politica economica che faccia ripartire gli investimenti, pubblici e privati, che crei lavoro di qualità e stabile, che aggredisca l’emergenza occupazionale e sostenga la domanda, abbandonando la politica di austerità;

·         la creazione di un nuovo sistema di tutele contro la disoccupazione per tutti i lavoratori: cassa integrazione universale; indennità di disoccupazione estesa alle diverse tipologie di lavoro, contratti di solidarietà; riforma del mercato del lavoro che preveda la cancellazione della selva dei contratti precari esistenti;

·         rinnovare i contratti di lavoro pubblici e privati di milioni di lavoratrici e lavoratori, rendendoli inclusivi di tutte le tipologie di lavoro; abolire l’art. 8 della legge 138 che consente la deroga a leggi e contratti; riformare il sistema degli appalti:

·         avviare una nuova politica fiscale, che crei giustizia e redistribuisca reddito, per drenare le risorse necessarie ad affrontare la crisi e a sostenere il welfare;

·         rivedere radicalmente la legge Fornero sulle pensioni, rendendo flessibile l’uscita pensionistica.

 

È ancora possibile prenotare i posti sui pullman in partenza dalla sede della Camera del Lavoro di Parma e dai territori della provincia sia per la manifestazione a Bologna che per quella di Roma(vedi prospetto allegato). Resta inteso che l’attivo regionale dei delegati dell’Emilia-Romagna già fissato per il 17 ottobre è annullato.

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