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Welfare: Cgil, Isee percorso a ostacoli

20 Febbraio 2015
Serve proroga

In questi giorni le sedi dei centri di assistenza fiscale "stanno faticosamente provando a dare risposte ai cittadini che cercano di predisporre il proprio Isee", l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente necessario per accedere a servizi pubblici di varia natura, dall'accesso alla scuola dell'infanzia, all'abbonamento dell'autobus, ai buoni gas e acqua, per categorie di persone che hanno dei redditi contenuti. Lo denuncia la Cgil che chiede a tutti i soggetti coinvolti, in primis i comuni, una proroga dei termini di presentazione dell'Isee oltre il 31 marzo.

Il sindacato chiede inoltre "di fare pressione sul Governo affinché si renda conto che anche in questo caso, nel mezzo, tra gli annunci e le pratiche quotidiane, restano persone in carne ed ossa" dice Maria Pia Scandolo, segreteria Cgil Genova.  Secondo il sindacato "sarà impossibile dare la possibilità ai cittadini di avere il proprio Isee entro il 31 marzo e questo comporterà il fatto che molte persone non potranno più accedere a molti servizi pubblici dei quali invece avrebbero diritto".

Con il vecchio Isee si prendeva appuntamento, preoccupandosi di avere i documenti necessari, e in 15 minuti si usciva dal Caaf con il modulo pronto da portare all'ente che lo aveva richiesto (scuola, Amt, Iren, ecc.) dice la Cgil. "Il Governo ha complicato le procedure, con la ratio condivisibile di colpire i furbetti, ma il risultato è che le persone devono tornare al Caaf mediamente 3 volte e viene tra l'altro chiesta la giacenza media sul conto corrente. A questo proposito ci sono diversi istituti di credito che non indicano nell'estratto conto questo dato ma chiedono anche sino a 20 euro per produrlo. Se chi ha necessità di un Isee per i figli è separato o divorziato deve farsi dare tutti i dati anche dal coniuge, se quest'ultimo è introvabile i comuni non sanno quale procedura attivare".  "Anziché colpire qualche furbetto al quale questa situazione può solo dare un po' di fastidio, si colpiscono persone anziane e nuclei familiari che invece su certi servizi fanno molto affidamento".

Fonte:  Ansa 16/02/2015 15.20

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