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WCC, un progetto sempre più a rischio?

27 Maggio 2010
SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL esprimono ancora una volta preoccupazione in merito alla fattibilità delle soluzioni presentate dal Comune di Parma

Alla luce delle notizie dell’ulteriore impegno di STT, ovvero del Comune di Parma, di anticipare i 40 milioni per la realizzazione del Welfare Community Center, SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL esprimono ancora una volta preoccupazione in merito alla fattibilità del progetto stesso e per l’ulteriore indebitamento della società partecipata comunale che inciderebbe indirettamente sul bilancio della città ormai sempre più difficile da decifrare.

 

Concentrare in un unico quartiere l’80% delle case protette per anziani significa razionalizzare i costi per raggiungere ulteriori economie di scala e flessibilità nella gestione, ma questo concetto economico contrasta con “l’operazione STT” che crea ulteriore indebitamento e quindi appesantisce i costi a carico dell’Ente pubblico.

 

Inoltre, rimanendo nel merito del progetto e rimandando ad un altro momento il confronto sulla trasparenza del bilancio comunale, i sindacati dei pensionati di CGIL, CISL e UIL, intendono precisare che finora il progetto è stato presentato in modo a dir poco generico generico, senza entrare nel dettaglio del piano strutturale e dei numeri definitivi dei posti letto per la conseguente riorganizzazione del servizio, quindi senza quelle informazioni essenziali per un confronto reale sull’intero piano.

 

SPI, FNP e UILP ribadiscono le perplessità già dichiarate sulla fattibilità del progetto complessivo, per le numerose criticità che lo accompagnano; pur favorevoli alla necessaria integrazione gestionale pubblico-privata dei servizi per gli anziani vedono con forte preoccupazione una gestione del WCC interamente affidata ad un soggetto privato, senza una sinergia con il pubblico anche nello stesso quartiere.

 

I sindacati dei pensionati attendono pertanto i documenti ufficiali della Giunta comunale e di ASP con le informazioni che ad oggi ancora non hanno ricevuto per esprimere giudizi definitivi e proposte costruttive.

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