Violenza di gruppo, sentenza Cassazione inaccettabile

Il Coordinamento Donne Cgil Parma chiede correttivi

Non è più obbligatorio il carcere per coloro che sono accusati di stupro di gruppo. Da oggi una sentenza della Cassazione stabilisce che al carcere può essere sostituita altra misura alternativa, o i domiciliari.

Il Coordinamento Donne della Cgil di Parma ritiene sconcertante il messaggio che sottende questa posizione, al di là degli aspetti dell'iter della sentenza e di come si sia arrivati ad essa. In anni in cui il fenomeno della violenza sulle donne è purtroppo sempre più attuale, in tutte le sue forme - dalla violenza domestica alla violenza sessuale -, in anni in cui le donne chiedono in forme individuale o di rivendicazione collettiva una chiara e univoca presa di posizione contro questo orrore quotidiano, si rimane veramente attonite, come donne e cittadine, della risoluzione presa.

C’è ancora bisogno di spiegare cosa significhi per una donna uno stupro, e ancora lo stupro nella sua forma più violenta che è quella di gruppo con un branco di animali che se non ti ammazzano di uccidono dentro? Probabilmente sì, ancora non è chiaro. E per chiarirlo ancora una volta di più il Coordinamento Donne Cgil Parma chiede a tutti, donne e uomini, di prendere le distanze e di manifestare la loro protesta, invitando le istituzioni locali e le parlamentari di qualunque schieramento a sostenere questa protesta con interventi che correggano una impostazione errata e inaccettabile.