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Vertenza Terme di Salsomaggiore e Tabiano, i sindacati di categoria contrari al concordato preventivo

16 Luglio 2015
Comprometterebbe il percorso per una soluzione socialmente equa

In merito alle ultime determinazioni del CdA e dell'Assemblea dei Soci delle Terme di Salso e Tabiano, le segreterie Filcams, Fisascat e Uiltucs di Parma vogliono precisare la loro netta contrarietà alla procedura di concordato preventivo ventilata dalla dirigenza aziendale.

Tale procedura, messa in atto -si dice- per bloccare le istanze di recupero di un appaltante, significherebbe mettere in mora il cammino sinora intrapreso tra le parti per soluzioni socialmente eque della vertenza Terme di Salsomaggiore e Tabiano.

I sindacati di categoria chiedono alle Istituzioni di tornare al tavolo con le rappresentanze dei lavoratori e prendere ogni decisione utile ad evitare la liquidazione di ogni asset aziendale, oltre che evitare con ogni mezzo la perdita di posti di lavoro e di qualunque elemento retributivo maturato dai lavoratori ancora in forza.

Le segreterie provinciali di Filcams, Fisascat e Uiltucs restano fermamente convinte che, anche a costo di agire sulle società affittuarie di rami d'Azienda, ogni pendenza retributiva che corra anche solo il rischio di essere sospesa da qualunque procedura concorsuale, vada saldata il più rapidamente possibile. Chiedono inoltre che vengano rispettati gli accordi sottoscritti che prevedono la ricollocazione in altre mansioni, anche con rimodulazione dell'orario di lavoro, in alternativa ai licenziamenti che con la procedura di concordato preventivo in essere potrebbero essere effettuati e che verranno contrastati.

Si chiede quindi di sospendere ogni decisione e che la proprietà intervenga affinché le azioni poste in essere da un unico appaltante, per altro marginale, non possano avere conseguenze, ad oggi imprevedibili, sia sul futuro gestionale delle aziende vecchie e nuove che fanno riferimento al sistema termale, ivi compreso il consorzio Baistrocchi, che sul futuro di centinaia di lavoratrici e lavoratori e delle proprie famiglie.

 

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