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Vertenza TEP, quale dialogo tra dirigenza e lavoratori?

4 Maggio 2015
Sindacati di categoria e RSU criticano l'atteggiamento del presidente Rubini

L'atteggiamento  del presidente  Rubini che, attraverso il notiziario aziendale  "Tep informa", interviene  in merito allo stato della trattativa tra azienda ed organizzazioni sindacali, travisando la realtà e criticando l'atteggiamento del sindacato, rappresenta l'ennesimo maldestro tentativo di recidere il legame che unisce il sindacato ai lavoratori Tep.

Nella condotta del presidente Rubini è addirittura ravvisabile un comportamento antisindacale.

Rubini crede, disinformando, rivolgendosi direttamente ai lavoratori e criticando il sindacato, che a suo  dire dice solo "no", di riuscire a portare a casa il risultato.

In realtà l'unico risultato che con un atteggiamento simile Rubini rischia di ottenere, ed in parte ha già  ottenuto, è un danno per l'azienda.

Rubini pensa di poter ottenere solo dei "si".

Ma chi siede ad una trattativa  non  può  pensare di ottenere tutto, nemmeno il presidente Rubini.

Questo sindacato ha detto  anche tanti “si”, solo qualche mese fa quei “si” hanno fatto risparmiare a Tep 350.000 euro.

In Tep il reciproco riconoscimento, il rispetto per le controparti sono stati sempre i mattoni sui quali si sono costruiti non solo gli accordi aziendali ma anche i legami tra le persone, al di la dei rispettivi e diversi ruoli.

Il sindacato in Tep ha sempre guardato l'interesse dei lavoratori che rappresenta attraverso la lente delle compatibilità aziendali, della qualità del servizio, per il bene dei cittadini.

Siamo convinti che per affrontare al meglio la crisi in cui versa il settore, basti pensare al mancato rinnovo del contratto nazionale ormai fermo dal 2007 ed ai tagli previsti per gli anni futuri, servano interlocutori che sappiano dialogare con i rappresentanti dei lavoratoti ed insieme si possono condividere scelte anche difficili.

Quest’anno la Tep chiuderà il bilancio in positivo grazie a tre fattori: rinegoziazione degli accordi di secondo livello che, nonostante quanto afferma Rubini, il sindacato ha concordato di modificare; entrate straordinarie; costo inferiore del gasolio.

Per affrontare le prossime sfide, tuttavia, abbiamo bisogno di un presidente che dialoghi con le rappresentanze sindacali non di chi cerca solo lo scontro e la delegittimazione delle controparti!

Chiediamo con forza che le proprietà, Comune e Provincia, tengano conto di questa situazione e di queste valutazioni quando dovranno rinnovare il Cda di Tep e di Smtp.

 

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