Sindacati di categoria e RSU criticano l'atteggiamento del presidente Rubini
L'atteggiamento del presidente
Rubini che, attraverso il notiziario aziendale "Tep informa", interviene in merito allo stato della trattativa tra
azienda ed organizzazioni sindacali, travisando la realtà e criticando
l'atteggiamento del sindacato, rappresenta l'ennesimo maldestro tentativo di
recidere il legame che unisce il sindacato ai lavoratori Tep.
Nella condotta del presidente Rubini è addirittura
ravvisabile un comportamento antisindacale.
Rubini crede, disinformando,
rivolgendosi direttamente ai lavoratori e criticando il sindacato, che a suo dire dice solo "no", di riuscire a
portare a casa il risultato.
In realtà l'unico risultato che con
un atteggiamento simile Rubini rischia di ottenere, ed in parte ha già ottenuto, è un danno per l'azienda.
Rubini pensa di poter ottenere solo dei "si".
Ma chi siede ad una trattativa non
può pensare di ottenere tutto,
nemmeno il presidente Rubini.
Questo sindacato ha detto anche tanti “si”, solo qualche mese fa quei
“si” hanno fatto risparmiare a Tep 350.000 euro.
In Tep il reciproco riconoscimento, il
rispetto per le controparti sono stati sempre i mattoni sui quali si sono
costruiti non solo gli accordi aziendali ma anche i legami tra le persone, al
di la dei rispettivi e diversi ruoli.
Il sindacato in Tep ha sempre guardato
l'interesse dei lavoratori che rappresenta attraverso la lente delle
compatibilità aziendali, della qualità del servizio, per il bene dei cittadini.
Siamo convinti che per affrontare al meglio la crisi in
cui versa il settore, basti pensare al mancato rinnovo del contratto nazionale
ormai fermo dal 2007 ed ai tagli previsti per gli anni futuri, servano
interlocutori che sappiano dialogare con i rappresentanti dei lavoratoti ed
insieme si possono condividere scelte anche difficili.
Quest’anno la Tep chiuderà il bilancio in positivo
grazie a tre fattori: rinegoziazione degli accordi di secondo livello che,
nonostante quanto afferma Rubini, il sindacato ha concordato di modificare;
entrate straordinarie; costo inferiore del gasolio.
Per affrontare le prossime sfide, tuttavia, abbiamo
bisogno di un presidente che dialoghi con le rappresentanze sindacali non di
chi cerca solo lo scontro e la delegittimazione delle controparti!
Chiediamo con forza che le proprietà, Comune e
Provincia, tengano conto di questa situazione e di queste valutazioni quando
dovranno rinnovare il Cda di Tep e di Smtp.