Vertenza Froneri: il Governo inchioda l’azienda alle sue responsabilità

FAI, FLAI e UILA di Parma chiedono alternative ai licenziamenti e futuro industriale per il sito di Parma

Si è tenuto ieri l’incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico per la grave vertenza che coinvolge i lavoratori del sito Froneri (joint venture di Nestlé) di Parma a seguito dell’annuncio del licenziamento di 120 dipendenti e della chiusura del sito produttivo che impatta anche su circa 80 stagionali e su una cinquantina di lavoratori dell’indotto.

La viceministro Teresa Bellanova ha sottolineato la gravità dell’annuncio, richiamando il principio costituzionale della responsabilità di impresa e ha invitato l’azienda a presentare un piano diverso dai licenziamenti al prossimo incontro fissato per il 6 novembre. È stato anche chiarito che in casi come questo Governo e Regione sono disponibili a supportare iniziative industriali di rioccupazione nonché un percorso di ammortizzatori sociali. L’assessore regionale Palma Costi e il sindaco Pizzarotti hanno difeso con forza la vocazione industriale, in particolare nel settore alimentare, della regione e della città di Parma.

La parola ora passa all’azienda. Lavoratori e sindacati di categoria FLAI, FAI e UILA proseguiranno le mobilitazioni, come il presidio di ieri partecipato da una settantina di lavoratori per ottenere quello che chiedono sin dall’inizio: alternative ai licenziamenti e futuro industriale per il sito di Parma.

Hanno portato solidarietà ai lavoratori i deputati Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini.