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Veolia W.S.&T. Italia srl abbandona Parma

10 Marzo 2010
Le OO.SS. auspicano un'alternativa ai licenziamenti

La società Veolia Water Solutions & Technologies Italia Srl fa parte della multinazionale francese Veolia Environnement; quest’ultima è leader mondiale nella fornitura ai settori pubblici ed industriali di soluzioni e servizi per energia, pulizia, rifiuti, acqua, trasporto etc. In Italia appartengo al gruppo, fra le tante, anche la società Siram e Acqua Latina di Roma.

Veolia W.S.&T. Italia Srl, che fa capo alla divisione tecnologica Veolia Water Solutions & Technologies (130 società in oltre 57 paesi del mondo, per un fatturato di ca. 2,5 miliardi di euro con ca. 8.900 dipendenti) è specializzata nella progettazione e costruzione di impianti e soluzioni per il trattamento delle acque reflue e di processo per il settore industriale e vanta una sede a Parma con 16 dipendenti ed una a Zoppola, in provincia di Pordenone, con circa 80 dipendenti.

A fine gennaio l’azienda ha annunciato un processo di riorganizzazione che prevederebbe il trasferimento di tutte le attività svolte presso l’unità produttiva di Parma presso quella di Zoppola (PN), con conseguente trasferimento degli addetti già a partire dal mese di aprile.

E’ evidente che una tale soluzione in realtà configura la chiusura di una sede con il licenziamento collettivo, di fatto, delle lavoratrici e lavoratori.
Nel corso dei tre incontri che si sono tenuti da metà febbraio fra direzione aziendale, una rappresentanza dei lavoratori e le organizzazioni sindacali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, quest’ultime, come da mandato avuto durante le assemblee sindacali, hanno chiesto di concordare un “piano sociale” che contempli, innanzitutto, un’effettiva e concreta possibilità di ricollocazione dei lavoratori a Zoppola, ma anche in altre società del gruppo, definendo, pertanto, anche forme di sostegno economico. Piano sociale che dovrà prevedere anche il ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali esistenti e possibili (a partire dalla cassa integrazione straordinaria) per coloro che non dovessero accedere al piano di ricollocazione con un impegno da parte dell’azienda ad adottare adeguate forme di integrazione al reddito dei lavoratori.

Durante l’ultimo incontro, tenutosi presso l’Unione Parmense degli Industriali di Parma, il giorno giovedì 11 marzo, l’azienda non è stata in grado di confermare il percorso relativo all’utilizzo dei diversi ammortizzatori sociali, mentre le condizioni economiche in caso di trasferimento sono del tutto insufficienti.

Lavoratori e OO.SS. auspicano, pertanto, che già nell’incontro fissato per il giorno 16 marzo il confronto possa trovare uno sbocco positivo e che, comunque, non venga dato seguito al trasferimento coatto/licenziamento fino a che non sarà trovato un accordo. Diversamente saranno definite le iniziative di lotta da intraprendere per sostenere le ragioni delle lavoratrici e lavoratori della sede di Parma.

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