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Uniti nei confronti delle nuove poverta'

4 Febbraio 2009
Uniti nei confronti delle nuove poverta'

Dall’ultima seduta del Consiglio Comunale non sembra siano stati fatti molti passi in avanti rispetto alla richiesta, avanzata a suo tempo da Cgil Parma, ACLI provinciale, Azione Cattolica Diocesana, Arci, Agesci, Cisl provinciale, Caritas Diocesana, CIAC, Sindacato Pensionati Cgil e Comunità di Betania, di un impegno bipartisan da parte dell’Amministrazione ducale nei confronti delle nuove povertà. Al contrario, ancora una volta i dati sulle persone in difficoltà presentati dall’opposizione nell’atto di indirizzo proposto ieri all’esame del Consiglio sono stati oggetto dello scetticismo dell’assessore Zoni, che ha ribadito l’incremento della copertura economica per i servizi alla persona previsto dal bilancio 2009 del Comune.
 
“Anche ammettendo – sostiene Paolo Bertoletti, segretario generale della Cgil di Parma – che il documento di programmazione economica per il 2009 varato dall’Amministrazione Vignali preveda di aumentare i finanziamenti al welfare locale, impegno sul quale in altre occasioni i sindacati confederali hanno espresso perplessità circa la fumosità dei progetti presentati, questo non impedisce che altre iniziative possano essere adottate per far fronte alle nuove emergenze che la particolare situazione di crisi economica ci mette ogni giorno davanti. Su questo occorre concentrarsi, con il contributo di tutti i soggetti coinvolti, senza distinzione, per quanto riguarda le forze politiche, tra maggioranza e opposizione”.

“In un contesto come quello attuale – aggiunge Bertoletti - , dove ogni giorno assistiamo a chiusure aziendali, richieste di cassa integrazione, licenziamenti e difficoltà nel far fronte alle più normali spese quotidiane, non ha senso attaccarsi ai numeri dei senzatetto, degli accessi alle mense dei poveri o degli sfrattati per morosità. Tutti sappiamo che il periodo che ci aspetta vedrà l’acutizzarsi di difficoltà che sono già sotto i nostri occhi. Giocare d’anticipo, costituendo un Tavolo permanente bipartisan che sia in grado di monitorare l’esistente e adottare i provvedimenti più efficaci di lotta alla povertà, sarebbe semplicemente una scelta di buon senso, che il sindacato non potrebbe che appoggiare e sostenere”.

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