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Una volta per tutte: la Cgil paga l’Ici

14 Dicembre 2011
Basta con la demagogia da imbonitori!

Come si permette un deputato del Parlamento italiano di parlare senza sapere quel che dice, infamando la più rappresentativa organizzazione sindacale con pure e semplici falsità? L’onorevole Fabio Rainieri non ha perso nemmeno questa volta l’occasione per tacere dichiarando, come si legge oggi sulla Gazzetta di Parma, che la Cgil non pagherebbe l’Ici, cosa non solo infondata ma tipicamente sbraitata, con demagogia da imbonitori, unicamente per confondere le acque e distogliere l’attenzione dalle vere contraddizioni di chi – parlamentari in primis – si ostina a difendere privilegi immeritati pretendendo sacrifici da chi ne ha già fatti troppi.

 

Sarebbe meglio che l’on. Rainieri si documentasse più seriamente prima di rilasciare dichiarazioni fasulle. Purtroppo la tecnica di fare della Cgil il capro espiatorio dei guasti di una politica miope e corporativista anche in questo caso è destinata a fallire. Per quanto riguarda la Cgil di Parma, la segreteria del sindacato fa sapere che la tassa sugli immobili è interamente corrisposta dalla cooperativa Ilariuzzi, di proprietà della stessa Cgil e intestataria di tutti gli edifici dell’organizzazione nella nostra provincia. E a scanso di equivoci si aggiunge – per arginare eventuali ulteriori tentativi di agitare spettri fasulli – che la Cgil è anche soggetto passivo di IVA (cioè, diversamente dalle imprese che ottengono profitti dalla propria attività, la paga ma non può scaricarla), oltre al fatto che versa l’IRAP per intero sui propri dipendenti senza gli sconti fiscali di cui beneficiano le aziende private. Infine, si precisa che anche IRPEF e INPS sono pagate alla fonte sui tesseramenti, e che pertanto tali costi, in capo ai lavoratori che scelgono di iscriversi al sindacato, non gravano sulle casse pubbliche. Diversamente dagli stipendi e dai vitalizi dei parlamentari.

 

Forse il deputato della Lega Nord ce l’ha tanto con la Cgil perché questa ha promosso, e vinto, una causa nei confronti della cooperativa agricola di cui il parlamentare era presidente. Infatti, il Tribunale di Piacenza, con sentenza del 26 maggio 2010, ha dichiarato illegittimo il licenziamento compiuto il 9 settembre 2009 dal datore di lavoro, on. Fabio Rainieri, del Caseificio Giuseppe Verdi di Niviano di Rivergaro nei confronti di Luigi Bianchetti, licenziamento che il sindacato di categoria della Cgil, la Flai, aveva sin dall’inizio aveva contestato come atto gravemente lesivo dei diritti del lavoratore.

 

Alla luce di tali fatti la Cgil di Parma ritiene che, prima di tirare strumentalmente in causa gli altrui “moralismi”, l’on. Rainieri, e chi lo segue nella sua retorica di bassa lega, dovrebbe mostrare una maggiore predisposizione all’umiltà e all’autocritica. E, dal momento che il sindacato non ha nulla da nascondere, ritiene un puro fatto di trasparenza allegare i bollettini relativi al pagamento della prima rata ICI dell’anno in corso, per oltre 20mila euro.

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