Una medicina “diversa” o “uguale” per uomini e donne?

18 aprile, convegno SPI CGIL in ospedale

Lo SPI Cgil e il Coordinamento Donne SPI Cgil di Parma, in collaborazione con il Coordinamento Donne Cgil Parma e con l’AIDM (Associazione Italiana Donne Medico) organizza per il prossimo mercoledì 18 aprile, alle ore 9.30, presso la sala di rappresentanza dell’Ospedale Maggiore di Parma, in via Gramsci, 14, un incontro pubblico sul tema “Una medicina “diversa” o “uguale” per uomini e donne?”.

L’iniziativa nasce dalla consapevolezza sempre più diffusa che, in tema di parità tra uomini e donne, anche la sanità e le relative prestazioni devono fare i conti con un approccio “di genere”, che ha troppe volte visto la prevalenza di un orientamento “maschio-centrico” (ad esempio la cultura di massa sulla diagnosi delle malattie cardiache si basa prevalentemente sulla sintomatologia maschile, diversa da quella femminile, molto meno conosciuta). Una tematica sotto molti aspetti originale, che sarà affrontata insieme a numerosi esperti, per un confronto che intende aprire una discussione tutta in divenire.

A presiedere il dibattito, dopo i saluti di Patrizia Maestri, segretaria generale Cgil Parma, e di Leonida Grisendi, direttore generale dell’Az. Ospedaliero-Universitaria di Parma, sarà Paolo Bertoletti, segretario generale dello SPI Cgil di Parma, che coordinerà gli interventi, a partire dall’introduzione, affidata a Edda Furini, responsabile del Coordinamento Donne SPI Cgil Parma.

Seguiranno i contributi di Antonella Vezzani, medico di terapia intensiva di Cardiochirurgia dell’Az. Ospedaliero-Universitaria e segretaria nazionale dell’AIDM, che interverrà su “Medicina di genere: uguali ma diversi”; Francesca Russo, UC di Cardiologia dell’Az. Ospedaliero-Universitaria, che parlerà de “Il cuore delle donne”; Emilio Marangio, dir. Clinica Pneumologica dell’Az. Ospedaliero-Universitaria, su “Il respiro delle donne”; e, infine, Nadia Monacelli, psicologa e ricercatrice del dip. di Psicologia dell’Università degli Studi di Parma, che si occuperà de “Le emozioni delle donne”.

Spetterà in ultimo a Stefano Cecconi, del dip. Politiche della Salute della Cgil nazionale, trarre le conclusioni dei lavori.