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Un sindaco smemorato

7 Maggio 2010
Sauro Salati, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil di Parma, replica alle dichiarazioni del sindaco Vignali e alle sue critiche nei confronti della Cgil di Parma

Stupefatto e amareggiato: è questo lo stato d’animo di Sauro Salati, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil di Parma, dopo l’uscita del sindaco Vignali che, criticando la Cgil, ha auspicato che quest’ultima “voglia uscire dall’angolo e contribuisca concretamente a migliorare la qualità del lavoro dei nostri dipendenti e del servizio che vogliamo garantire ai nostri concittadini”.

 

“Affermazioni strumentali e infondate”, le definisce Salati, che aggiunge: “Il sindaco di Parma forse dimentica di aver sottoscritto, con la nostra organizzazione sindacale, che neanche troppo velatamente taccia di anacronismo dimenticando che sia livello nazionale che locale costituisce il soggetto di rappresentanza dei lavoratori numericamente più significativo, un contratto triennale dei dipendenti comunali apprezzato e condiviso dalla stessa giunta. Non solo: il suo assessore al Personale non perde occasione di elogiare l’efficienza e l’efficacia del personale stesso nell’erogazione dei diversi servizi”.

 

“Alle esigenze dei cittadini – precisa infatti Salati – i dipendenti del Comune di Parma hanno sempre risposto garantendo servizi di evidente e riconosciuta qualità, basti guardare ai servizi per l’infanzia”.

 

“Forse il sindaco pensa che i “pochi tutelati” debbano aumentare in virtù di esternalizzazioni di servizi in cui i contratti garantiscano meno diritti e minori costi per l’Amministrazione. Se è questo che chiede alla Cgil, evidentemente ha frainteso il senso del nostro mandato.

 

“Il Comune di Parma - conclude il segretario dell’FP Cgil provinciale – farebbe meglio a non prorogare i costosi e non sempre utili contratti dei dirigenti ex 110 (cosa peraltro vietata dalla legge 150 voluta dal ministro della Funzione Pubblica, l’amico Brunetta), magari preoccuparsi dello sfalcio dell’erba nelle scuole comunali per l’infanzia, così da permettere ai bambini di giocare all’aperto”.

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