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Un nuovo orrore sul corpo delle donne

12 Luglio 2017
Nota stampa di Lisa Gattini, responsabile Politiche di Genere CGIL Parma

Ancora efferata cronaca nera a Parma. Ancora un coltello che dilania corpi, uccide vite. E, ancora una volta, corpi femminili come oggetti finali di una violenza che si accanisce su chi è più fragile e indifeso.

Sono ancora tutte da comprendere le cause dell’assassinio di Nfum Patience, di 45 anni, e della più piccola dei suoi tre figli, Magdalene Nyantakyi, solo undicenne, ritrovate ieri sera senza vita dal figlio maggiore, Raymond, nell’appartamento di San Leonardo.

I pochi elementi noti, tuttavia, come l’origine ghanese della famiglia o il domicilio in un quartiere popolare, o l’apparente fuga dell’altro figlio, ventunenne, ex promessa del calcio locale rintracciato stamane a Milano, tratteggiano un contesto che, più che alle facili e talvolta strumentali  spiegazioni legate allo spaccio o più in generale alla sicurezza connessa ai fenomeni migratori, sembra parlare di disagio sociale e giovanile. E sembra rimandare a contesti urbani sempre più complessi e problematici, dove le storie difficili vengono alla ribalta solo quando è ormai troppo tardi.

Non so, non sappiamo, cosa abbia scatenato quella furia. Credo però che derubricare questo orrore nella casella delle violenze da far west generate dall’eccesso di stranieri in città, come si evince da diversi commenti sui social, significhi perdere, ancora una volta, l’occasione di affrontare una questione cruciale, che attiene ai nostri contesti urbani e alle sollecitazioni, tensioni, contraddizioni che comportano. E alle conseguenze di una incapacità, quella di fare i conti con una sempre più sfilacciata coesione sociale, che troppo spesso, come anche in questo dolorosissimo caso, finisce per accanirsi mortalmente sul corpo delle donne.

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