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“Un altro 25 aprile: per ricordarci che ogni generazione ha la sua Resistenza”

24 Aprile 2012
Nota stampa di Patrizia Maestri, segretaria generale CGIL Parma

“Un altro 25 aprile è arrivato, un altro anniversario della Liberazione ci ricorda che solo 67 anni sono passati da quando l’Italia versava sotto il giogo del nazifascismo.

E siamo ancora qui, a fare i conti con un passato che alcuni vorrebbero negare, a ricordarci che da lì arriva la nostra Costituzione – una delle più avanzate al mondo, anche se troppe volte disattesa -, a esercitare e tenere viva la memoria affinché quegli eventi non scolorino, dando spazio e forza ai tanti revisionismi e negazionismi che vorrebbero riscrivere la storia.

Ma la storia non può essere riscritta: è lì come monito e insegnamento, è lo strumento che ci fornisce la conoscenza, e con essa la consapevolezza, per scegliere quale strada intraprendere. La storia è fatta delle migliaia di persone che hanno lottato per una causa comune, e che a questa hanno sacrificato tanto, persino la vita.

Erano in maggioranza giovani, coloro che allora hanno fatto il cambiamento. Erano giovani quei tanti partigiani che hanno scelto di ribellarsi, affinché la loro e l’altrui libertà non fosse più sottomessa ad un regime dittatoriale e dispotico.

Oggi questo Paese, dove troppi giovani sembrano senza futuro, senza prospettiva, isolati e soli in un contesto sociale frantumato e tutt’altro che incoraggiante, deve affrontare una nuova faticosa ricostruzione. Una nuova Liberazione. Un cammino irto di incognite, in cui è necessario rimettere al centro le priorità. Una sopra a tutte: il lavoro.

Perché senza lavoro non vi sono diritti, non vi è dignità, non vi è libertà.

Nessun cambiamento. Nessun futuro. Nessuna Resistenza.

Ecco perché siamo ancora qui a ricordare il 25 aprile e le altre ricorrenze laiche, quelle stesse che alle lavoratrici e ai lavoratori del commercio, in nome di una liberalizzazione insensata e ottusa, è negato di celebrare. A loro va la mia solidarietà e quella della Cgil.

A loro e tutti i cittadini, lavoratori, giovani e pensionati, una buona Liberazione”.

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