In apprensione lavoratori e sindacati di categoria
I sindacati di
categoria del pubblico impiego FP CGIL, CISL FP e UIL FPL e i lavoratori
dell’Agenzia delle Entrate di Fidenza, riunitisi in assemblea lunedì 16
novembre, manifestano la propria apprensione per la sorte dell’Ufficio
dell’Agenzia delle Entrate di Fidenza, inserito nel Piano nazionale di
razionalizzazione degli Uffici dell’Agenzia delle Entrate, definito in coerenza
con le previsioni del Decreto Legge 66/2014 (scelta alla cui base sta
indubbiamente la sciagurata politica degli scorsi anni di svendita dei beni
demaniali da parte dello stato).
Da più parti,
ed in primis dalle stesse dichiarazioni del Direttore Regionale, emerge che non
verrà mantenuto inalterato il volume dei servizi offerti e i livelli
occupazionali della sede. Si paventa infatti un ridimensionamento del
personale, e quindi dei servizi svolti, nell’ordine del 40%-50%.
L’opzione dello
sportello multifunzione non è sufficiente a tranquillizzare l’utenza (ordini
professionali e singoli cittadini) e i dipendenti, e rende ancor più difficile
dare soluzione ai temi per i quali l’Agenzia delle Entrate è chiamata ad
operare: presidio antievasione sul territorio (effetto deterrenza dell'ufficio,
peraltro già privato a Fidenza del team controlli, un anno fa) e aumento della
taxcompliance, rimborsi e controlli formali che richiedono l’interazione con il
contribuente.
Oltre ai
servizi tipicamente svolti allo “sportello” (richieste di informazioni,
consulenze, rilascio di certificazioni, emissioni di codici fiscali, assistenza
alla compilazione del 730, abilitazione ai servizi telematici, registrazione
atti pubblici e privati, ecc.), l’Ufficio eroga una complessa e importante
serie di servizi “collaterali” nei Comuni di competenza (Fidenza, Salsomaggiore
Terme, Busseto, Noceto, Fontevivo, Bore, Polesine Parmense, Soragna e Zibello,
con un bacino di utenza di circa 80.000 abitanti). Questi servizi comprendono
rimborsi imposte dirette e indirette, sgravi di cartelle esattoriali,
rateazione di cartelle e accertamenti, controlli delle dichiarazioni (36 ter, 41
bis, campione unico e dichiarazioni di successione), accessi brevi per
controllo contribuenti. Se si tiene conto che le lavorazioni sopra evidenziate
richiedono l’interazione e la collaborazione di diverse migliaia di
contribuenti (e specialmente con contribuenti appartenenti alle fasce deboli),
risulta evidente l’importanza che l’Ufficio di Fidenza riveste per il
territorio di sua competenza: il ridimensionamento dell’Ufficio costringerà
l’utenza o a perdere una giornata di lavoro per recarsi a Parma oppure a
rivolgersi ad associazioni e professionisti addossandosi costi non
indifferenti.
Oltre ai
servizi diretti ai cittadini, in questi anni i lavoratori di Fidenza hanno
svolto anche rilevanti lavorazioni per conto della sede di Parma (atti
giudiziari, controlli centralizzati, rimborsi), raggiungendo brillantemente
anche i propri obbiettivi di budget. I lavoratori non solo non si sono mai
rifiutati di collaborare agli incarichi ricevuti dalla sede di Parma, ma si
rendono ulteriormente disponibili ad effettuare ulteriori lavorazioni per poter
dare un maggior contributo anche al servizio ai cittadini.
Per concludere,
pur condividendo con riserva la politica dell’Agenzia riguardo le “innovate
modalità operative connesse all’aumento dell’informatizzazione dei servizi” e
la riduzione dei costi per fitti passivi, non si comprende per quale motivo
tali modalità operative non siano applicabili anche al personale della sede di
Fidenza, che in seguito al ridimensionamento si vedrebbe costretto a recarsi al
lavoro nella sede di Parma, e che invece usufruendo dei locali messi a disposizione
dal Comune di Fidenza potrebbe, grazie all’informatica,
serenamente e proficuamente svolgere il proprio carico di lavoro, senza la
devastazione dell’organizzazione familiare che il trasferimento di sede di
lavoro comporterebbe, nonché i grossi problemi logistici arrecati all’utenza.
A tale
riguardo, si deve considerare che il personale che opera nella sede di Fidenza,
è costituito sia da un rilevante numero di lavoratori nella fascia55-60 anni ed
in prossimità della pensione (quindi con il conseguente auto-ridimensionamento
della struttura nei prossimi 3-4 anni), sia da lavoratori con importanti
carichi familiari (bambini, anziani ed invalidi).
Si invitano i
responsabili dell’Agenzia, pertanto, tenendo conto del costo zero per
l’Amministrazione (grazie ai locali che dovrebbero essere offerti dal Comune),
a voler considerare tali rilevanti costi sociali, garantendo al personale la
permanenza nella sede di Fidenza,e nel contempo rafforzando il servizio offerto
alla cittadinanza, in specie a quella fascia della popolazione che per età
anagrafica o condizione sociale e culturale trova difficoltà all’utilizzo dei
servizi informatici.
Si auspica,
inoltre, un tavolo di discussione con lavoratori e sindacati, autorità, ordini
professionali e aperto al contributo dei cittadini.