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Ufficio Agenzia Entrate Fidenza, quale razionalizzazione?

18 Novembre 2015
In apprensione lavoratori e sindacati di categoria

I sindacati di categoria del pubblico impiego FP CGIL, CISL FP e UIL FPL e i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate di Fidenza, riunitisi in assemblea lunedì 16 novembre, manifestano la propria apprensione per la sorte dell’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Fidenza, inserito nel Piano nazionale di razionalizzazione degli Uffici dell’Agenzia delle Entrate, definito in coerenza con le previsioni del Decreto Legge 66/2014 (scelta alla cui base sta indubbiamente la sciagurata politica degli scorsi anni di svendita dei beni demaniali da parte dello stato).

 

Da più parti, ed in primis dalle stesse dichiarazioni del Direttore Regionale, emerge che non verrà mantenuto inalterato il volume dei servizi offerti e i livelli occupazionali della sede. Si paventa infatti un ridimensionamento del personale, e quindi dei servizi svolti, nell’ordine del 40%-50%.

 

L’opzione dello sportello multifunzione non è sufficiente a tranquillizzare l’utenza (ordini professionali e singoli cittadini) e i dipendenti, e rende ancor più difficile dare soluzione ai temi per i quali l’Agenzia delle Entrate è chiamata ad operare: presidio antievasione sul territorio (effetto deterrenza dell'ufficio, peraltro già privato a Fidenza del team controlli, un anno fa) e aumento della taxcompliance, rimborsi e controlli formali che richiedono l’interazione con il contribuente.

 

Oltre ai servizi tipicamente svolti allo “sportello” (richieste di informazioni, consulenze, rilascio di certificazioni, emissioni di codici fiscali, assistenza alla compilazione del 730, abilitazione ai servizi telematici, registrazione atti pubblici e privati, ecc.), l’Ufficio eroga una complessa e importante serie di servizi “collaterali” nei Comuni di competenza (Fidenza, Salsomaggiore Terme, Busseto, Noceto, Fontevivo, Bore, Polesine Parmense, Soragna e Zibello, con un bacino di utenza di circa 80.000 abitanti). Questi servizi comprendono rimborsi imposte dirette e indirette, sgravi di cartelle esattoriali, rateazione di cartelle e accertamenti, controlli delle dichiarazioni (36 ter, 41 bis, campione unico e dichiarazioni di successione), accessi brevi per controllo contribuenti. Se si tiene conto che le lavorazioni sopra evidenziate richiedono l’interazione e la collaborazione di diverse migliaia di contribuenti (e specialmente con contribuenti appartenenti alle fasce deboli), risulta evidente l’importanza che l’Ufficio di Fidenza riveste per il territorio di sua competenza: il ridimensionamento dell’Ufficio costringerà l’utenza o a perdere una giornata di lavoro per recarsi a Parma oppure a rivolgersi ad associazioni e professionisti addossandosi costi non indifferenti.

 

Oltre ai servizi diretti ai cittadini, in questi anni i lavoratori di Fidenza hanno svolto anche rilevanti lavorazioni per conto della sede di Parma (atti giudiziari, controlli centralizzati, rimborsi), raggiungendo brillantemente anche i propri obbiettivi di budget. I lavoratori non solo non si sono mai rifiutati di collaborare agli incarichi ricevuti dalla sede di Parma, ma si rendono ulteriormente disponibili ad effettuare ulteriori lavorazioni per poter dare un maggior contributo anche al servizio ai cittadini.

 

Per concludere, pur condividendo con riserva la politica dell’Agenzia riguardo le “innovate modalità operative connesse all’aumento dell’informatizzazione dei servizi” e la riduzione dei costi per fitti passivi, non si comprende per quale motivo tali modalità operative non siano applicabili anche al personale della sede di Fidenza, che in seguito al ridimensionamento si vedrebbe costretto a recarsi al lavoro nella sede di Parma, e che invece usufruendo dei locali messi a disposizione dal Comune di Fidenza potrebbe, grazie all’informatica, serenamente e proficuamente svolgere il proprio carico di lavoro, senza la devastazione dell’organizzazione familiare che il trasferimento di sede di lavoro comporterebbe, nonché i grossi problemi logistici arrecati all’utenza.

 

A tale riguardo, si deve considerare che il personale che opera nella sede di Fidenza, è costituito sia da un rilevante numero di lavoratori nella fascia55-60 anni ed in prossimità della pensione (quindi con il conseguente auto-ridimensionamento della struttura nei prossimi 3-4 anni), sia da lavoratori con importanti carichi familiari (bambini, anziani ed invalidi).

 

Si invitano i responsabili dell’Agenzia, pertanto, tenendo conto del costo zero per l’Amministrazione (grazie ai locali che dovrebbero essere offerti dal Comune), a voler considerare tali rilevanti costi sociali, garantendo al personale la permanenza nella sede di Fidenza,e nel contempo rafforzando il servizio offerto alla cittadinanza, in specie a quella fascia della popolazione che per età anagrafica o condizione sociale e culturale trova difficoltà all’utilizzo dei servizi informatici.

 

Si auspica, inoltre, un tavolo di discussione con lavoratori e sindacati, autorità, ordini professionali e aperto al contributo dei cittadini.

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