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TUI Italia chiude e licenzia

19 Gennaio 2020
FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL lamentano il mancato confronto e chiedono un tavolo di crisi

Amarezza. Questo è il sentimento condiviso e diffuso tra i 49 lavoratori coinvolti dalla procedura di licenziamento collettivo avviata nei giorni scorsi da Tui Italia srl.

E non può essere altrimenti vista la nota giunte alle organizzazioni sindacali con la quale il tour operator comunicava la cessazione della propria attività in Italia, peraltro senza preavvisare nei mesi scorsi di stare valutando una simile decisione né i sindacati né i propri dipendenti.

“Quando poi leggiamo il comunicato stampa dell’azienda nel quale si recita, tra l’altro, che il taglio dei 50 posti di lavoro interessati dalla misura sarà effettuato nella maniera più socialmente responsabile possibile, ci suona quasi come una beffa viste le premesse, perchè se era nell’aria questa decisione, e sappiamo bene da esperienza che non si avvia una cessazione di attività e a conseguente licenziamento collettivo dall’oggi al domani, si potevano intraprendere con le organizzazioni sindacali già in precedenza dei contatti", dichiarano all'unisono Marco Alquati per la FISASCAT CISL e Maurizio Miati per la FILCAMS CGIL. "In questo modo, invece, siamo vincolati dai tempi contingentati della procedura prevista dalla normativa e dalla cessazione dell’attività produttiva.”

Le organizzazioni sindacali, le lavoratrici e i lavoratori attendono di sapere, già dal primo incontro calendarizzato nella settimana entrante, cosa l’Azienda proporrà concretamente per “ammortizzare il licenziamento” dei propri dipendenti, che, non scordiamolo, hanno garantito l’attività negli anni con professionalità. Nella certa e amara consapevolezza che gli interventi legislativi nell’ultimo decennio dai vari Governi che si sono succeduti fanno si che ai dipendenti si prospettino esclusivamente le porte alla Naspi.

FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL hanno già avviato la richiesta alla Regione della costituzione di un tavolo di crisi visto il numero elevato dei lavoratori coinvolti e le ricadute negative sul territorio.







               

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