L'aumento salariale nel triennio è di 118 euro
Nella tarda serata di giovedì 5 dicembre 2013 i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec- Uil e SMI (Sistema moda Italia), l'associazione degli imprenditori tessili aderenti a Confindustria, hanno siglato a Milano l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro 1 aprile 2013 – 31 marzo 2016 per gli oltre 500.000 dipendenti delle imprese dei settori tessile-abbigliamento e moda, scaduto il 31 marzo scorso.
L' ipotesi di accordo prevede un aumento medio complessivo di 118 € mensili (per il 4 livello ), suddiviso in quattro tranche: 1 gennaio 2014, € 26; 1 novembre 2014, € 26; 1 settembre 2015, € 46 ; 1 marzo 2016 , € 20.
A sostegno della contrattazione di 2° livello viene prevista una quota pari a 560 € in due anni, erogabile con le regole del premio variabile previste dal contratto. Ai lavoratori dipendenti da aziende che non abbiano utilizzato tali quote sarà riconosciuto un Elemento salariale aggiuntivo da erogare entro il mese di aprile 2015 e 2016 di ciascun anno di pari importo . Inoltre è prevista l' “una tantum” di € 250 a copertura del periodo di vacanza contrattuale in due rate che verranno erogate nel mese di febbraio 2014 e la seguente nel mese di giugno 2014 .
Il montante salariale 2014/2016 è di euro 2446 euro.
La segretaria nazionale Filctem-Cgil del settore Stefania Pomante esprime la sua soddisfazione per il rinnovo: “Finalmente dopo molti mesi anche le lavoratrici e i lavoratori del settore tessile vedranno salvaguardato il loro potere d'acquisto” .
L'intesa migliora inoltre diverse parti normative, a cominciare dal mercato del lavoro facendo dell'apprendistato professionalizzante il principale contratto di accesso al lavoro e con l'impegno alla stabilizzazione del 70 % dei rapporti di lavoro.
Un importante risultato politico è stato ottenuto evitando che l'istituto contrattuale della malattia, con particolare riferimento al periodo di carenza, venisse stravolto compromettendo in tal modo un importante diritto delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
Sul versante del “welfare” contrattuale sono state introdotte nuove disposizioni per favorire l'accesso alla previdenza integrativa del settore (“Previmoda”).