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TEP, riaprire il confronto

16 Maggio 2014
​I sindacati di categoria del trasporto e la RSU di TEP Spa ​preoccupati per la mancata condivisione delle scelte aziendali

I sindacati unitari di categoria del trasporto, unitamente alla RSU di TEP Spa, apprendono dalla stampa i contenuti dell'audizione del presidente Rubini alla Commissione Trasporti del Consiglio Comunale.

“Non essendo stati presenti – spiegano - non possiamo di certo entrare nel merito dei singoli temi trattati. Non possiamo tuttavia sottrarci, nell'interesse dei lavoratori che rappresentiamo, dal formulare alcune considerazioni”.

“Non affrontiamo nello specifico le pur fondamentali, per un’azienda che voglia mantenersi sana, tematiche di bilancio. La TEP, pur all'interno di evidenti criticità di sistema, non rappresenta ad oggi certamente una anomalia negativa, anzi. Le problematiche economiche sono di certo affrontabili con una sana gestione ed un auspicabile, e ad oggi tuttavia scarso, confronto”.

Ciò che più preoccupa le rappresentanze sindacali, che hanno avuto modo di sottolinearlo anche in altre occasioni, è il metodo. Le scelte portate avanti dalla presidenza Rubini saranno state anche condivise dal Consiglio di Amministrazione, ma sono state di certo scarsamente condivise con i lavoratori di TEP e con chi, fortunatamente in modo ancora significativo, li rappresenta.

E che non fa solo proclami, ma porta esempi concreti.

Tutta la fase di riorganizzazione del personale impiegatizio, seguita al “riassetto” della sfera dirigenziale, è stata gestita dalla società da subito senza nemmeno informare i rappresentanti dei lavoratori che solo dopo ripetute insistenze sono stati informati a “giochi fatti”.

Le ricadute non sono solo organizzative. Anche nel merito dei trattamenti economici concordati (o promessi) dalla società con i singoli lavoratori interessati (non contenti di questo approccio) i sindacati non sono stati coinvolti, nonostante lo avessero più volte e con forza richiesto. Tutto questo, è evidente, ha ricadute indirette anche sul personale non direttamente coinvolto. L'autoreferenzialità della società non solo infrange le positive e consolidate tradizioni di TEP, ma probabilmente anche le previsioni contrattuali.

Se la tenuta degli organici non è, ad oggi, in discussione è anche grazie a percorsi di risanamento portati avanti negli anni dalla società, sempre con il contributo dei lavoratori e sempre in modo condiviso.

Il presidente tuttavia ha richiesto al personale ulteriori sacrifici, per arrivare ad un significativo taglio del costo del lavoro nel biennio 2014-2015. “Noi non ci siamo mai sottratti al confronto – ricordano le sigle di categoria - e non vorremmo sottrarci nemmeno oggi. Tuttavia l'azienda non può chiedere la personale ulteriori sacrifici”.

Da ultimo il tema più importante. Per il nostro territorio si sta costruendo il bando di gara per l'assegnazione del servizio, un percorso dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2015. TEP non può permettersi di perdere la gara e, probabilmente, non può nemmeno permettersi di affrontare la gara da sola.

“Si parla, seppur ancora in modo informale, di riaprire anche per TEP il percorso di aggregazione compiuto da tutte le aziende della regione e dal quale noi siamo ad oggi esclusi. Vorremmo che su questi temi, sul futuro di TEP e su come TEP si prepara alla gara, si aprisse in città un confronto vero. Certo, sono importanti le scelte della proprietà, ma lo sono altrettanto quelle aziendali e nell'azienda vorremmo trovare un interlocutore”.

“Non vorremmo trovarci – concludono le organizzazioni sindacali -, anziché davanti ad un autobus senza autista, davanti ad un’azienda senza presidente e quindi senza confronto”.

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