Lo chiedono RSU, sindacati unitari di categoria e confederali
"Come organizzazioni sindacali di categoria, unitamente alla R.S.U. dell'azienda TEP, siamo molto preoccupati dal silenzio con il quale la proprietà ha accompagnato l'esito della gara per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico a Parma, per la seconda volta andata deserta.
Più volte abbiamo espresso la nostra preoccupazione per il futuro di TEP, anche alla luce della mancanza di analisi e di dibattito pubblico che ha accompagnato la scelta della gara a “doppio oggetto”; non vorremmo che un simile atteggiamento si riproponesse.
Il prossimo 31 dicembre scadrà il periodo di affidamento del servizio a TEP e ad oggi non è ancora dato sapere quali siano le intenzioni di Comune e Provincia, che detengono ognuno il 50% delle azioni della società.
Il 10 ottobre abbiamo incontrato Comune, Provincia ed SMTP. Gli enti proprietari, in quella sede, si sono resi disponibili a discutere del futuro di TEP, coinvolgendo in modo fattivo i rappresentanti dei lavoratori. A quel fine si sono impegnati a farci avere valutazioni ed approfondimenti, anche tecnici, sulla possibilità di proroga a TEP della concessione. Da quella data non abbiamo tuttavia ottenuto nessun ulteriore elemento.
Comune e Provincia, in preparazione della gara a “doppio oggetto”, avevano espresso la loro contrarietà all'ipotesi di gara sul solo servizio, affermando che una ipotesi di quel tipo avrebbe potuto rappresentare per TEP un serio rischio di perdita del servizio stesso. Come organizzazioni sindacali condividiamo questa posizione, in particolar modo se la gara dovesse essere affrontata in fretta e senza la necessaria preparazione.
Molto più opportuno sarebbe, a nostro avviso, un periodo transitorio di affidamento diretto.
Un affidamento diretto fino a due anni, contemplato dalla normativa in materia ed accompagnato da una analisi approfondita sul futuro di TEP, anche in relazione al disegno regionale di trasporto pubblico, permetterebbe di affrontare anche una procedura di gara con maggior tranquillità e lascerebbe il tempo di valutare, anche dal punto di vista industriale, le opportunità per TEP.
Queste
Organizzazioni richiedono poi con forza alla proprietà rassicurazioni in merito
alla capacità dell'azienda di prepararsi agli appuntamenti che la attendono.
Vicende interne come la decisione della società di sospendere due dei tre
dirigenti in servizio, rispetto alla quale non possiamo - non avendone gli
strumenti di conoscenza - entrare nel merito, non devono comunque avere
ricadute negative sull'attività di TEP, sulla organizzazione della stessa e
sulla capacità della società di rispondere alle esigenze dei cittadini di Parma
e di dare tranquillità ai dipendenti".