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Tep, la riduzione del servizio attuata in lockdown va rivista

19 Giugno 2020
Federconsumatori Parma sollecita con una lettera la proprietà al ripristinio delle linee pre covid e a disincentivare, così, l'utilizzo delle auto private

Il presidente di Federconsumatori Parma, Fabrizio Ghidini, ha indirizzato una lettera alla proprietà di Tep, e nella fattispecie al sindaco di Parma Federico Pizzarotti, al presidente della Provincia Diego Rossi e al presidente di Tep Roberto Prada per sottoporre all’attenzione degli enti proprietari e all’azienda stessa alcune critiche relative al servizio offerto agli utenti.

Secondo l'associazione infatti "Alcune scelte di riduzione del servizio, giustificate nel periodo del lockdown, non sono più tali alla luce della ripresa delle normali condizioni di vita delle persone (fanno eccezione scuole e Università come di norma ogni estate).

La prima scelta non condivisibile riguarda la riduzione del servizio domenicale e festivo urbano a sole cinque linee, esattamente uguale al periodo di lockdown. Si chiede di ripristinare le normali 13 linee abitualmente previste.

La seconda scelta che si chiede di rivedere concerne la riduzione del servizio notturno urbano attivo solamente fino alle ore 22.30 e non più fino alle ore 0.30 e alle ore 02.00 il venerdì e il sabato.

I cittadini ben ricordano l’enfatica pubblicità data da Comune di Parma, l’autunno scorso, al nuovo servizio notturno, e ricordano anche che come contropartita venne imposto il rincaro (contestato a suo tempo da Federconsumatori, anche per le motivazioni addotte dal Comune) del 20% del biglietto ordinario urbano portato da 1,20 a 1,50 euro.

Ora gli utenti non si ritrovano lo stesso servizio ma si tengono il salato aumento del biglietto!

Si tratta di una vera e propria scorrettezza commerciale (e politica) sulla quale si chiede un ripensamento.

Purtroppo, invece di rafforzare il trasporto pubblico collettivo si fa, nei fatti, il contrario e si incentiva l’utilizzo dell’auto privata.

La mobilità sostenibile, ancora una volta, non trova coerenza nella pratica non andando oltre enunciazioni.

Federconsumatori vi chiede di rivedere le scelte, non si risponde alle difficoltà determinate dal Covid-19 con scelte al ribasso, con meno servizi a parità di costi per gli utenti".

 

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