I lavoratori (a Parma circa 250) si mobilitano per la difesa dell'occupazione e maggiori certezze sul futuro dell'azienda.
L’azienda ha sottolineato che i 5 mila tagli sono maturati in relazione a scelte già decise nel passato e ha preannunciato che anche il nuovo modello incentrato sulla differenziazione per clienti porterà ulteriori interventi sul personale.
In particolare Telecom ha confermato la possibilità di ridurre l’occupazione sia nelle aree customer che di rete, in termini di ulteriori e possibili tagli, a seguito anche di scenari tecnologici e di mercato oggi non prevedibili, ma coerenti con le drastiche riduzioni che altre grandi aziende hanno avviato o hanno in programma nei loro rispettivi paesi (dimenticando che le altre Telecom hanno mantenuto alti sia la qualità che gli investimenti sulle rispettive infrastrutture).
I sindacati nazionali di categoria hanno ribadito le proprie valutazioni negative sulle linee strategiche e riorganizzative dell’azienda in assenza di certezze industriali.
Telecom ha necessità di significativi investimenti sulla Rete, sull’informatica e sulla ricerca per sviluppare servizi e prodotti innovativi ed offrire servizi di qualità.
Si è quindi ribadita la disponibilità da parte delle organizzazioni sindacali ad aprire un tavolo di confronto sui modelli organizzativi, ma solo quando saranno chiare e visibili le strategie e le scelte complessive che si intendono prendere a tutela dell’attuale perimetro aziendale (customer, rete, IT, ricerca), dell’occupazione e delle professionalità di tutti i 56 mila lavoratori di Telecom.
Il Sindacato ha denunciato inoltre le notevoli diseconomie e gli sprechi che caratterizzano numerose aree dell’azienda e ha invitato Telecom, in alternativa ad ogni possibile intervento sull’occupazione, ad affrontare nel merito possibili interventi di risparmio.
A partire da un confronto specifico su possibili internalizzazioni, sul sistema degli appalti (sia customer che in ambito rete), sulle potenzialità delle aree informatiche interne.
Per queste ragioni, è confermato lo sciopero di 8 ore per il prossimo 4 luglio, con manifestazioni territoriali in tutta Italia, Parma compresa; i lavoratori sono invitati alla massima mobilitazione per rendere più forti le ragioni del sindacato anche in vista di un possibile confronto con l’azienda sui punti di merito indicati.