SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL di Parma puntano il dito sulla riduzione dei ricavi della Fondazione nel 2014 derivanti dai finanziamenti pubblici e privati
Le organizzazioni sindacali provinciali SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM
UIL di Parma e la rappresentanza sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori
del Teatro Regio manifestano grande preoccupazione e sconcerto per le
conseguenze che la riduzione dei ricavi della Fondazione nel 2014 derivanti dai
finanziamenti pubblici e privati comporteranno, già a partire dalle prossime
settimane, per i lavoratori stagionali, in termini di mancate assunzioni o
riduzione dei periodi di lavoro ed in prospettiva sul mantenimento dei livelli
occupazionali di tutti i dipendenti, ma anche per l'intero sistema economico e
sociale nonché per l'immagine della nostra provincia.
Tutto questo proprio nel momento in cui il percorso di salvataggio e
rilancio del Teatro Regio attuato dalla nuova dirigenza, a partire appunto dal
necessario risanamento finanziario ed economico, aveva iniziato a dare i primi
risultati positivi. Percorso che, però, non può prescindere dalla salvaguardia
dell'occupazione di tutti i lavoratori, fissi e stagionali, che ad oggi,
invece, si trovano a dover pagare per colpe non loro.
La proposta di legge che prevede l'inserimento permanente del Festival
Verdi fra gli altri festival oggetto di finanziamento pubblico garantirebbe
continuità di programmazione e quindi occupazionale e di promozione, ma i tempi
per l'eventuale approvazione non consentiranno una risposta immediata ai problemi
attuali. Indispensabile diventa quindi l'inserimento di un finanziamento per il
Festival Verdi 2014 in un decreto ad hoc così come il precedente Ministro Bray
aveva preannunciato.
Quanto sopra, tuttavia, non è sufficiente; occorre un ulteriore impegno
da parte della dirigenza della Fondazione per attuare il massimo dei risparmi e
recupero di efficienza senza imporre la via più veloce della riduzione dei
diritti dei lavoratori e dell'occupazione. Così come occorre un rinnovato
impegno del Comune di Parma, di tutte le forze politiche ed economiche della
città per garantire sinergie, strategie e risorse necessarie a mantenere vivo
il Teatro, nell'interesse dell'intero territorio parmense, della sua immagine e
di chi vi lavora.
É inaccettabile, tra l'altro alla vigilia dell'Expo, un
ridimensionamento dell'attività del Teatro, un'impossibilità di programmazione
e di offerta, così come il rischio di perdere le professionalità esistenti.
Non è più procrastinabile, a questo punto, un incontro con il Presidente
della Fondazione, il Sindaco Federico Pizzarotti, peraltro già richiesto, per
affrontare le problematiche poste e condividere le soluzioni e le iniziative
più opportune.
Nei prossimi giorni, inoltre, saranno valutate e decise tutte le
azioni utili, nessuna esclusa, per addivenire a soluzioni che, partendo da
un'adeguata programmazione ed organizzazione delle diverse attività e
produzioni del Teatro, dal festival e dalla stagione lirica, siano in grado di
garantire l'occupazione e quel ruolo di volano che il Teatro ancora ha per la
città.