Un nuovo appello del Coordinamento provinciale Acqua Pubblica
L'Autorithy
ci prova ancora! La delibera che dovrebbe applicare i referendum è una
truffa!Il 25 giugno 2013 l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha approvato
l'ennesimo provvedimento che elude palesemente l'esito dei referendum del 2011
e che conferma l'atteggiamento di spregio alla volontà popolare tenuto fino ad
oggi da parte dell'Autorithy. L'AEEG doveva deliberare sulle modalità di
restituzione ai cittadini della “remunerazione del capitale investito”
illegittimamente percepito dai gestori nel periodo compreso tra luglio 2011 e
la fine di quell'anno. L'AEEG ha costruito un metodo che garantirà ai gestori
un esborso minimo assai minore di quanto dovuto, visto che saranno detratti gli
oneri finanziari, quelli fiscali e gli accantonamenti per la svalutazione
crediti.
Questa
metodologia smentisce in primis quanto la Corte costituzionale aveva
chiaramente specificato nella sentenza di ammissibilità del quesito, ovvero che
qualora il referendum avesse avuto successo “la normativa residua, immediatamente
applicabile […], non presenta elementi di contraddittorietà”. Inoltre
l'Authority, paradossalmente, non fa altro che confermare ciò che il Consiglio
di Stato aveva messo nero su bianco in un parere pubblicato a fine gennaio
scorso, ossia che l'applicazione degli esiti referendari “non sia stata
coerente -[…] - con il quadro normativo risultante dalla consultazione
referendaria". Con tale delibera l'affermazione del Consiglio di Stato,
rivolta al passato, torna ad essere di drammatica attualità. Inoltre vienecompletamente
contraddetto quanto il Consiglio di Stato aveva stabilito ossia che
l'abrogazione del 7% aveva effetto immediato a partire dal 21 luglio 2011. Ma l'AEEG
riesce a compiere un ulteriore capolavoro: sconfessare il TAR Toscana che nella
sentenza di accoglimento del ricorso presentato dal Forum Toscano dei Movimenti
per l'Acqua aveva sancito che “il criterio della remunerazione del capitale
(...) essendo strettamente connesso all’oggetto del quesito referendario, viene
inevitabilmente TRAVOLTO dalla volontà popolare abrogatrice...”. Di fronte
all'ennesima dimostrazione della palese intenzione di non voler rispettare la
volontà popolare e mettere in discussione gli esiti del referendum come Forum
Italiano dei Movimenti per l'Acqua anche da Parma si ribadisce la richiesta di
dimissioni dei vertici dell'Authority.
Due
sono le iniziative che il Coodinamento Acqua Pubblica di Parma intende lanciare
affinché gli esiti del referendum 2011 siano rispettati: aprire un tavolo di
lavoro con Comuni e Provincia, gestori e tutti i portatori di interesse (enti,
associazioni) per avviare un percorso di ri-pubblicizzazione
del servizio idrico a Parma e avviare la campagna di obbedienza civile per
l’autoriduzione delle bollette che contengono ancora la quota di remunerazione
del capitale investito, del resto dichiarate illegittime da vari organi
istituzionali.