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Tavolo carceri, incontro con i parlamentari

29 Febbraio 2012
Le problematiche dell'istituto di via Burla al centro di nuovi confronti

Lo scorso 27 febbraio si è tenuta una nuova riunione del Tavolo Tecnico sulle problematiche del Carcere di Parma, organizzata dall'assessore provinciale ai servizi sociali, dott.ssa SACCANI, alla quale erano presenti la senatrice Albertina SOLIANI e l’onorevole Carmen MOTTA del Partito Democratico, oltre alle OO.SS. della Polizia Penitenziaria ed a rappresentanti della Chiesa e delle associazioni di volontariato che operano in Carcere.

 

Le Parlamentari del PD hanno illustrato le diverse iniziative portate avanti in questi anni in favore degli II.PP. di Parma, significando che, dopo anni in cui difficilmente si riusciva a portare a casa alcun risultato, finalmente qualcosa sta cambiando a partire dall’arrivo del GOM, caldeggiato per anni anche sai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, fino ad arrivare all’approvazione dell’Ordine del Giorno 9/4909/27 presentato dalle medesime parlamentari in data 14/02/2012 che “impegna il Governo ad adottare tutte le azioni utili al fine di integrare, rendendola adeguata alla situazione di forte sovraffollamento, la dotazione organica del Reparto di polizia penitenziaria e del personale civile (educatori, psicologi, eccetera) in servizio presso il Carcere di Parma e ad assicurare le forniture necessarie al funzionamento quotidiano della Casa circondariale di Parma”.

 

È stato, inoltre, sottolineato come sia ormai imprescindibile assegnare un nuovo Direttore al penitenziario parmense, affinché si possa avere un’interlocuzione certa e costante con lo stesso, per migliorare le condizioni di vita e di lavoro all’interno degli II.PP. di Parma, partendo proprio dalla collaborazione sinergica tra istituzioni e attori del trattamento e dell’osservazione dei detenuti, avviata dal TAVOLO CARCERE organizzato dall'assessore provinciale ai servizi sociali.

 

Sono stati annunciati interventi sul rispetto del diritto alla salute in carcere, anche con strumentazione per visite specialistiche, sulla possibilità di intensificare le attività formative e culturali per i detenuti e di aumentare le opportunità di lavoro interne ed esterne a favore degli stessi.

 

Anche rispetto alle criticità evidenziate dalla polizia penitenziaria, si è segnalata la necessità: di tenere in considerazione il problema della cd “colpa del custode” anche e soprattutto alla luce del grave sovraffollamento; di estendere alcune disposizioni di legge, tra cui il D.lgs. 66/2003 e il D.lgs. 81/2008 (nella parte in cui prevede la necessità di sottoporre i lavoratori a rischio a controlli periodici sulla salute, cosa che non avverrebbe in quel di Parma), anche ai poliziotti penitenziari;  di assicurare il rispetto dei diritti soggettivi nonché della sicurezza, l’igiene e la salubrità sui luoghi di lavoro e negli alloggi della caserma agenti.

Inoltre, è stato segnalato dalle OO.SS. come alcune norme attualmente vigenti hanno contribuito al forte sovraffollamento degli istituti, come la ex Cirielli o la Fini-Giovanardi.

È stato sottolineato come il sovraffollamento, tra l’altro, incide anche sulle condizioni di lavoro e di salute dei poliziotti, come risulta da uno studio pubblicato sul Giornale italiano di medicina del lavoro, con cui si è indagato sui fattori di rischio per la salute psicologica e per il burnout.

 

SI EVIDENZIA, IN ULTIMO, COME NEL CORSO DELLA DISCUSSIONE SIA EMERSO CHE ALTRE DUE SEZIONI SAREBBERO PROSSIME ALLA RIAPERTURA (CENTRO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO E CENTRO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO PER DETENUTI 41 BIS), EVENTUALITÀ CHE NON CI PUÒ TROVARE FAVOREVOLI, IN QUANTO, AL VERIFICARSI DELLA MEDESIMA, SI RISCHIEREBBE DI INFICIARE I, SEPPUR MINIMI, EFFETTI BENEFICI SULL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DI CUI STIAMO USUFRUENDO A SEGUITO DELLE RECENTI ASSEGNAZIONI DI PERSONALE. TUTTI GLI ASTANTI HANNO ACCOLTO TALE NOTIZIA CON PREOCCUPAZIONE ED INCREDULITÀ.

 

La riunione si è chiusa con l'impegno di rivederci a breve, in un incontro a cui parteciperanno anche rappresentanti dell’AUSL di Parma, per illustrare e condividere alcuni progetti per il miglioramento del funzionamento della Sanità in Carcere, anche attraverso l’acquisto di attrezzature e l’utilizzo della telemedicina, al fine tra l’altro di ridurre le visite all’esterno dei detenuti.

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