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Tagli al trasporto pubblico, un colpo senza precedenti ad un servizio essenziale

23 Settembre 2011
Flash mob di Cgil e Filt Cgil Parma per "smascherare" le trappole della finanziaria

Si è svolto nella mattinata di oggi, venerdì 23 settembre, il primo appuntamento della campagna di informazione avviata dalla CGIL di Parma sulle "trappole" della manovra.

Tema della giornata i TAGLI AL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, con FLASH MOB  e CONFERENZA STAMPA in strada della Repubblica.

 

Tra le misure inique e fortemente recessive contenute nella manovra, una delle più rovinose è quella che riguarda il drastico taglio alle risorse destinate alle Regioni per il trasporto pubblico locale, passate da un miliardo e 900 milioni a circa 400 milioni di euro. Tenendo conto del fatto che finora i trasferimenti statali contribuivano per il 65% a finanziare (per un importo di circa 26 milioni di euro), i servizi erogati sul territorio, i quali per il restante 30% venivano pagati con le entrate da titoli di viaggio e con i contributi degli enti locali, la misura prevista in manovra comporterà sostanzialmente un dimezzamento delle risorse complessivamente destinate al trasporto locale, tale da mettere in ginocchio la mobilità urbana ed extraurbana.

 

Una prospettiva dalle ricadute così pesanti da aver indotto Regioni e enti locali a restituire simbolicamente al Governo i “contratti” di servizio per la gestione del trasporto pubblico e a richiedere un incontro con il ministro per gli Affari Regionali per verificare possibili modifiche al provvedimento.

 

Infatti, le residue risorse che la manovra economica lascia attualmente nella disponibilità delle amministrazioni locali per l’erogazione dei servizi uccidono la mobilità locale collettiva e, oltre a determinare un taglio del servizio fino al 50% dei livelli odierni, imporranno pesanti incrementi tariffari, peraltro già avviati, colpendo così, in modo insostenibile, con il peggioramento del servizio e l’aumento di biglietti ed abbonamenti, l’utenza pendolare, le fasce sociali più deboli, gli studenti, nonché i livelli occupazionali del settore e del sistema dell’indotto di forniture di mezzi e di servizi accessori.

 

Per quanto riguarda il nostro territorio e l’azienda di trasporto locale, la Tep, l’impatto della manovra, salvo correttivi significativi, sarà letale: circa il 50% degli attuali 600 dipendenti potrebbe vedere a rischio il posto di lavoro, per non parlare della riduzione del servizio, che, ugualmente, dovrà riguardare circa la metà delle tratte e delle corse. Un vero e proprio sfascio, un colpo senza precedenti ad un servizio essenziale, che peraltro rimane oggi una delle poche risposte possibili alla riduzione del traffico e dell’inquinamento urbano.

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