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Sul futuro dei servizi educativi del Comune di Parma

24 Settembre 2010
Lettera aperta di insegnanti, educatori e RSU

Lettera aperta sul futuro dei servizi educativi

"Il personale dei servizi educativi del Comune di Parma ha ascoltato con molta attenzione le dichiarazioni del nuovo assessore ai servizi per l'infanzia e per la scuola G.P. Bernini riportate dalla stampa locale in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico.

Nell'esprimere soddisfazione di fronte all'impegno suo e dell'amministrazione “per mantenere e migliorare questi servizi fondamentali per le famiglie”, il personale vuole portare all'attenzione della città alcuni elementi fondamentali secondo i lavoratori pubblici per aprire un dibattito sul futuro dei servizi alla persona e su quale debba essere la funzione e il compito di una pubblica amministrazione nell'impiego dei soldi di tutti noi.

 

Innanzi tutto è necessario ricordare in quale contesto ci stiamo muovendo: i costi della “crisi” e della “manovra finanziaria” saranno pagati da tutti i cittadini, mentre i comuni saranno sempre più in difficoltà nell'erogazione dei servizi.

 

Nessuno può negare che, in questi ultimi dieci anni, i servizi educativi di Parma, anche grazie ad accordi sindacali, hanno compiuto sforzi enormi per coniugare il mantenimento della qualità del servizio erogato con riorganizzazioni tese al massimo risparmio delle risorse economiche disponibili, uniti, dipendenti pubblici e amministrazione, nella volontà di dare il massimo delle risposte ai bisogni delle famiglie e a quelle dei bambini\e.

 

Tuttavia, a fronte di una manovra finanziaria fortemente penalizzante, pensiamo che l'Amministrazione sia tenuta a fare delle scelte trasparenti: cosa taglierà? Dove e come taglierà?

 

I servizi per l'infanzia, nei quali in Comune di PR ha investito negli anni, facendoli diventare un “fiore all'occhiello” delle amministrazioni, patrimonio della città e punto di riferimento a cui si guarda anche fuori Parma, devono continuare ad esistere, in quanto tali, a gestione diretta. Questo anche per dare sostanza alla funzione del Comune che controlla e coordina il privato sociale.

 

Per una sana e corretta competizione e confronto tra il pubblico e privato sociale non si può continuare a procedere con la sottrazione e l'indebolimento dei servizi pubblici. Occorre investire risorse sul proprio personale (e non solo su dirigenti e consulenze): i precari sono figure importanti che, per anni, hanno contribuito alla qualità dei nostri servizi e hanno diritto ad un futuro di stabilizzazione: questa è l'unica strada per garantire l'esistenza dei servizi educativi comunali.

 

Siamo consapevoli dei margini di manovra ristretti dentro i quali l'ente si deve muovere. All'interno di questi “paletti oggettivi” chiediamo tuttavia assunzioni di responsabilità e scelte politiche da parte del nostro assessore.

 

È altresì importante e corretto assumersi la responsabilità (politica) di informare le famiglie che i tagli di risorse sempre più cospicui non possono non incidere sulla qualità della relazione educativa quotidiana. Essa richiede, oltre che professionalità e sensibilità, anche rispetto delle leggi e dei rapporti numerici previsti dalle norme vigenti nate a tutela di insegnanti ed utenti."

 

Insegnanti, educatori e RSU dei servizi per l'infanzia del Comune di Parma

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