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Stazione Sperimentale, un appalto sbagliato: alla prima busta paga scoppia il problema

11 Maggio 2012
Filcams e Fisascat intentano causa per comportamento antisindacale

Sale l’esasperazione delle lavoratrici coinvolte nella vicenda del cambio appalto per le pulizie presso la Stazione Sperimentale di Parma.

 

Come ricordano Filcams Cgil e Fisascat Cisl di Parma, la cooperativa Leader Service, che si è aggiudicata l'appalto alla SSICA (azienda come noto collegata alla Camera di Commercio), non applica il contratto nazionale corretto, quello comparativamente rappresentativo, ma bensì un contratto UNCI, che è minoritario e di comodo, che comporta un notevole peggioramento delle condizioni economiche e normative per le 12 lavoratrici che vi sono addette.

 

Le lavoratrici già colpite dalla drastica riduzione dello stipendio, con una diminuzione della paga oraria da 7,30 euro l'ora circa a 5,20, e per giunta costrette, pena la non assunzione, ad associarsi alla Cooperativa Leader Service, vedono ora aggiungersi il danno alla beffa.

 

Ad oggi non è stato loro corrisposto lo stipendio né consegnato il cedolino che sarebbe servito loro per poter avviare le diffide accertative presso l'Ispettorato del Lavoro necessarie a tutelarle, così come previsto da circolare Ministeriale datata 6 marzo 2012, nel recupero della differenze retributive tra CCNL corretto e contratto UNCI.

 

A precisa richiesta fatta dalle lavoratrici, la coop Leader Service ha risposto che lo stipendio non sarebbe stato erogato prima del 15 maggio addossando la responsabilità alla committenza.

 

Le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil e Cisl, a nome delle lavoratrici, manifestano il disagio rispetto all'atteggiamento che la Stazione Sperimentale sta continuando a tenere in questa vicenda. La committenza si è infatti sottratta ad ogni confronto nonostante i vari tentativi fatti, non ha tenuto conto del Protocollo provinciale che essa stessa, attraverso l'associazione che la rappresenta, ha firmato, così come ha di fatto smentito lo stesso CCNL che essa applica ai propri dipendenti il quale, con molta chiarezza, indica che non si possono utilizzare in appalto aziende o cooperative le quali applichino contratti che non garantiscano salari in linea con quanto stabilito dai contratti collettivi di categoria stipulati dalle organizzazioni sindacali e dai datori di lavoro comparativamente più rappresentativi.

 

É per tutelare queste lavoratrici in una battaglia che, per le connotazioni, le implicazioni e la particolarità della committenza in questione, va ben oltre la loro singola vicenda, ma mette in discussione diritti e dignità del lavoro, che Filcams Cgil e Fisascat Cisl nei giorni scorsi hanno intentato una causa per comportamento antisindacale ex art. 28 legge 300/70 di cui si stanno aspettando gli sviluppi.

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