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Stato di agitazione alla Greci Industria Alimentare

15 Giugno 2012
L'azienda non rispetta l'accordo di cassa integrazione straordinaria sottoscritto lo scorso 29 marzo

Lo scorso 11 giugno sindacati e R.S.U. Aziendale hanno proclamato lo stato di agitazione alla Greci Industria Alimentare, a fronte del mancato rispetto dell'accordo di cassa integrazione straordinaria sottoscritto il 29 marzo u.s.

La storica azienda di Ravadese, nata con la trasformazione del pomodoro ed oggi tra le prime realtà nel settore delle produzioni per la ristorazione, soffre di una pesante esposizione finanziaria e di problematiche commerciali che si trascinano da diversi anni. La cassa integrazione è stata attivata dopo due mesi di trattativa e coinvolge personale sia impiegatizio che operaio.

La materia del contendere riguarda la rotazione di quei lavoratori che, pur svolgendo mansioni fungibili con quelle dei colleghi, sono stati sospesi completamente dall'attività lavorativa. Sospensione illegittima in quanto, non solo non rispetta quanto previsto dall'accordo sindacale, ma di fatto configura una violazione di quanto la normativa già dispone in materia; sospensione che comporta, inoltre, un danno economico e professionale ai ventiquattro lavoratori coinvolti che potrebbero, almeno parzialmente, continuare a svolgere la propria funzione.

Non è chiaro inoltre quali siano i criteri adottati dall'azienda per la scelta dei dipendenti da sospendere; non si può ignorare la cospicua presenza, tra di loro, di lavoratori con limitazioni di vario genere dovute a problematiche sanitarie.

Nei vari incontri succedutisi nelle scorse settimane la direzione della Greci ha ribadito ostinatamente la propria posizione, rimarcando lo stato di difficoltà crescente in cui si muove l'azienda. La crisi, tuttavia, non può diventare un alibi per venir meno agli accordi presi con il sindacato, soprattutto quando tali impegni hanno un effetto drammatico sulla vita delle persone.

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