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SPX Italia, decine di posti a rischio

29 Giugno 2009
Anche per l'azienda metalmeccanica di Sala annunci di esternalizzazioni

Fiom, Fim e Uilm provinciali, unitamente alla RSU della SPX Italia Srl, denunciano l’ennesima situazione di difficoltà e di messa in discussione dell’assetto occupazionale di una importante azienda metalmeccanica del nostro territorio.

 

La SPX Italia SRL (via Provinciale, 12 Sala Baganza) è un’azienda leader europea nel settore automotive che progetta e produce attrezzature per officina. É nata nel 1982 come Tecnotest ed è stata acquisita nella seconda metà degli anni '90 da una multinazionale americana, SPX Corporation, che nel 2006 ha cambiato nome in SPX Italia.

 

L'azienda oggi occupa 147 dipendenti di cui circa un terzo operai e il resto impiegati. Il fatturato dello stabilimento di Sala Baganza mediamente si è attestato, negli ultimi tre anni, oltre i 30 milioni di euro, con un utile operativo superiore a un milione di euro. Le previsioni per il 2009 sono di un calo del fatturato del 15–20% ed un utile operativo in pareggio o leggermente negativo: sono previsioni di tenuta nonostante la crisi economica mondiale.

 

Negli incontri con la massima dirigenza europea, avvenuti dopo alcune ore di sciopero, ai sindacati è stato comunicato che, nell'ottica di una riorganizzazione a livello continentale, si vuole esternalizzare la produzione, che per Sala Baganza vorrebbe dire un esubero di lavoratori dalle 30 alle 50 unità, per concentrare gli investimenti su altre aree aziendali come progettazione e uffici commerciali, considerati le “core competencies”.

 

Le organizzazioni di categoria ritengono che l'esternalizzazione della produzione comporti seri rischi in termini di qualità, derivanti dalla perdita di competenze e professionalità presenti nello stabilimento di Sala Baganza. Conoscere la tipologia, l'elevato numero di prodotti e la loro frammentazione legata a personalizzazioni per il cliente, così come richiesto dal mercato europeo, richiede numerosi anni di esperienza e una stretta collaborazione fra i reparti aziendali. Fino ad oggi questo è stato il punto di forza e di competitività dell'azienda.

 

Ad ora sembra che l'esternalizzazione sia indirizzata in realtà verso un altro stabilimento SPX in Europa e quindi non si capisce quale sia il vantaggio in termini di riduzione dei costi per il gruppo SPX. Questa riorganizzazione preoccupa lavoratori e sindacati anche perchè potrebbe incidere sulle altre aree dell'azienda: il timore è che se l'operazione non dovesse andare a buon fine anche gli altri investimenti promessi verrebbero meno.

 

Per rendere visibile al territorio la situazione SPX e la forte preoccupazione dei lavoratori l'assemblea sindacale svoltasi nella giornata odierna ha deciso a maggioranza di proclamare il mantenimento dello sciopero del lavoro straordinario e l'informazione alle istituzioni locali per scongiurare quanto possibile i licenziamenti, oltre a due ore di sciopero con presidio davanti ai cancelli dell'azienda per la giornata di domani, martedì 30 giugno, dalle ore 8 alle 10.

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